MANIFESTI

Io sono lui come tu sei lui come tu sei me e noi siamo tutti assieme.

 

Nessuno è esente dalla tentazione di spiegare, decifrare, svelare, rendere esplicito ciò che è implicito, neppure Luther Blissett. Apparsi su riviste autoprodotte, circolati in Internet, fatti navigare in bottiglia (come nella performance psicogeografica "Passaggio a sud-est", con venti messaggi gettati nelle bocche del Po di Goro nell'agosto 1995), i manifesti del Luther Blissett Project sono tutti ugualmente validi e attendibili, anche quando possono apparire in aperta contraddizione. Ogni cellula del condividuo sintetizza una sua definizione della propria ragione di essere, e questo non fa che arricchire la personalità polimorfa dell'intero organismo-rete. Scrivi anche tu il manifesto di Luther Blissett.

 


Da "Luther Blissett - Rivista di Guerra Psichica e Adunate Sediziose", n.0, aprile/maggio 1995

 

COSA VUOLE LUTHER BLISSETT

 

1. LUTHER BLISSETT è un personaggio-metodologia. L'idea è quella di suscitare un interesse morboso nelle opere, azioni e reputazioni di Luther Blissett. Luther Blissett vuole fuggire dal carcere dell'Arte e CAMBIARE IL MONDO. A questo scopo si adopera per presentare alla società capitalistica un'angosciante immagine di sé stessa, e disprezza gli architetti catalani di mezza età.

2. Chiunque può divenire Luther Blissett semplicemente dichiarandosi parte del progetto e firmandosi col nome collettivo Luther Blissett. Si tratta di un genuino esperimento esistenziale, un esercizio di filosofia pratica. Luther Blissett desidera vedere cosa succede quando si cessa di distinguere tra chi costruisce e ciò che viene costruito: la scultura del Mosé di Michelangelo diviene la storia di un'afasia che porta all'autolesionismo e al suicidio, mentre gli architetti postmoderni muoiono per overdose di anabolizzanti, screditando le palestre in cui si allenavano e dopavano. È un giochino che aiuta a capire molte cose.

3. Luther Blissett ripone la propria fede in una filosofia pratica, ma disdegna e boicotta lo studio della logica come avviene nelle università o in altri istituti autoritari. Il Progetto Luther Blissett va sperimentato per strada, ed implica la creazione continua di stili di vita libertari - non astrazioni teoriche spacciate per "critica radicale".

4. Il capitalismo domina le cose e le persone nominandole e descrivendole: "Tu sei un Io". "No, io non voglio più essere un Io, voglio essere infiniti Ii!". il nome collettivo distrugge i meccanismi di controllo della logica borghese. Senza possibilità di classificazione, il potere non può imporre identità precotte e predigerite, né operare per metterle l'una contro l'altra. Pavlov muore coi suoi fottuti campanelli.

5. Poiché il mondo in cui viviamo va destrutturato e cambiato da cima a fondo, abbiamo adottato un nome collettivo. Ogni azione firmata Luther Blissett è una sfida al Dominio, è la dimostrazione che siamo ingovernabili.

6. Il Progetto Luther Blissett è stato avviato nel 1994 dal musicista e performer californiano Coleman Healy, che ne ha poi attribuito la "paternità" a Harry Kipper, un inglese immaginario. Questa sorta di teogonia, per tutto lo scorso anno, ha costituito un nome collettivo parallelo: mentre usavano il nome Luther Blissett, varie situazioni in tutto il mondo cooperavano per diffondere false voci su Harry Kipper. Rientra in questo sottoprogetto quella che i media italiani hanno chiamato la"beffa a 'Chi l'ha visto?'", su cui non abbiamo più intenzione di spendere parole.

 

LUTHER BLISSETT