Intervento di Luther Blissett su "il secondo bollettino di DISORDINAZIONI" che documenta progetti e resoconti di intervento urbano, alcuni dei quali realizzati tra FEBBRAIO e GIUGNO '95. Il bolletino non ha periodicità definita ed è aperto a qualunque contributo documenti azioni già avvenute, ipotesi progettuali e prese di posizione sull'intervento urbano non codificato. I materiali riprodotti sul bollettino sono liberi da copyright e possono essere replicati, agiti e adattati da chiunque, anche per scopi commerciali. Inviare a:

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Anch'io Luther Blissett, ho fatto la mia parte di disordinazioni.

Lasciando perdere quelle ontologiche, che mi consentono di estendermi nella molteplicità disordinando e destrutturando il concetto di identità, propagando la strategia del nome multiplo, ho lasciato spesso chi mi ha incontrato in giro per la città in stato catatonico da estraniamento irreversibile.

Come quando un agglomerato di Luther Blissett di sessi transfiniti si è incellofanato su se stesso una notte davanti al monumento fallico dell'Immacolata Concezione, provocandoo il proprio godimento nonché l'impotente imbarazzo dei tutori dell'ordine presenti, e di conseguenza logica litigi fra questi su chi dovesse essere il malcapitato a redigere il verbale di un incontro così peculiare.

Come quando ho interrotto una lezione nella facoltà di Sociologia dell'Università La Sapienza di Roma rapendo il protagonista di quell' orrendo spettacolo, ossia il docente di turno. Tenendo questi sotto minaccia di una pistola giocattolo e il pubblico studentesco sotto tiro di due spruzzatori di Cif Ammoniacal, ho trascinato via il sedicente erudito, e ho letto un comunicato all'esterrefatta platea, proprio mentre costringevo il professore a pagarmi il caffé al bar più vicino. Uscendo poi dalla sala e trattenendo ulteriormente l'accademico, ho potuto constatare, essendomi precedentemente infiltrato fra gli studenti, la loro destabilizzazione cerebrale al ritrovarrsi soli nell' aula ad adorare catatonicamente il feticcio/cattedra senza riuscire a fare altro, svelando così il rapporto da essi instaurato con l'evento/lezione come spettacolare e dotato di elevata tossicità. La notizia di questo giochetto si è subito propagata subendo mutazioni estremamente rilevanti per gli studi provocatoriologici: nel giro di un paio d'ore negli autobus già si sentiva parlare di "personaggi inquietanti coperti da passamontagna e armati di mitra che hanno portato via il professor Canevacci per leggere un testo antropologico incomprensibile", finché, una settimana dopo, la stessa voce diveniva quella del rapimento del filosofo francese Loutrec Blissé ospite del professor Canevacci da parte di di un gruppo di pericolosi provocatori allo scopo di mettere scompiglio nell'Accademia alla vigilia delle elezioni universitarie.

O come quella volte che a Londra, travestito da agente del traffico, ho dato false indicazioni agli automobilisti, provocando così un clamoroso ingorgo a Piccadilly Circus, il primo cui si abbia notizia a tripla croce uncinata. Chiaramente mi sono defilato prima dell'inevitabile linciaggio.

Ultimamente mi sono infiltrato nell'etere capitolino, con un programma di esplorazione psicogeografica dei sabato notte romani, dislocando varie parti di me stesso alla deriva automobilistica per la metropoli, e creando un ponte telefonico tra essi e gli ascoltatori mediato dai vari Luther Blissett nello studio radiofonico. Tutto ciò mirando a propagare onde di dissidenza cognitiva nel tessuto psichico urbano: la possibilità di interagire concretamente con una voce alla radio, data dagli incontri degli ascoltatori con le volanti alla deriva durante e alla fine della trans/missione con la riunione di tutti i Luther Blissett, dallo studio, dalle volanti e dalle case in ascolto, in un luogo della metropoli per un attacco psichico ad un sito psicogeograficamente simbolico delle tematiche trattate nel corso della nottata, destruttura il concetto di spettacolo, in questo caso radiofonico, divenendo immediatamente critica spietata della forma logica dell'intera esperienza della postmodernità. Dopo una sparizione estiva, sarò di ritorno in radio per settembre. Giusto per darti il tempo di compiere una scelta fondamentale per la tua vitalità psichica:

 

DIVENTA ANCHE TU LUTHER BLISSETT...