Entro la prima settimana di giugno la Grafton 9 di Bologna farà uscire il primo numero dei "Quaderni rossi di Luther Blissett", rivista di autoinchiesta e autostoricizzazione del LBP. Ne usciranno solo quattro numeri fino al dicembre '98. Quello che segue è l'editoriale del primo numero. Tanto per far aggiungere una postilla alla prossima edizione de "Il libro nero del comunismo")
CRAS AMET QUI NUMQUAM AMAVIT QUIQUE AMAVIT CRAS AMET
Per una storicizzazione del Luther Blissett Project nell'ora delle decisioni irrevocabili
"Una delle storielle sul generale Li riguarda il tempo in cui i giapponesi circondarono di sorpresa il suo Quartier Generale ed egli dovette tagliare subito la corda durante la notte. "Alleggerite il vostro bagaglio", ordinò. "Buttate via tutti i libri. Buttate via Marx, buttate via Lenin e Stalin, buttate via Mao Tse-tung. Seppellite i libri, li recupererete dopo". Alcuni soldati mormorarono: "Ma dobbiamo portare con noi il nostro marxismo". "Compagni", disse Li, "che cosa significa marxismo in questo momento? Significa proprio che quando occorre darsela a gambe bisogna correre più in fretta".
A.L. Strong, Cina rossa
"Ci deve essere una specie di legge drammatica che entra in azione quando il personaggio è realmente in pericolo; strada facendo diventa talmente grande la preoccupazione per la sopravvivenza del personaggio principale che ci si dimentica completamente del Mac Guffin."
François Truffaut, Il cinema secondo Hitchcock
"Se la zona è accerchiata, si elaborano trame; di fronte alla morte si combatte."
Sunzi, L'arte della guerra
Agli albori del Luther Blissett Project in Italia (1995), la Grafton 9 pubblicò una piccola rivista eponima in serie limitata: 'Luther Blissett - rivista mondiale di guerra psichica'. Ne uscirono solo tre numeri, utili ad avviare la macchina e a diffondere il Verbo.
Nello stesso anno, a firma "Luther Blissett", uscirono l'imprescindibile ma oramai introvabile pamphlet anti-situazionista 'Guy debord è morto davvero' (Crash edizioni) e il saggio 'Mind Invaders. Manuale di guerriglia e sabotaggio culturale ' (Castelvecchi, 3 edizioni in due anni).
Nel 1996 uscirono il libro-beffa 'Net.gener@tion' (accozzaglia di porcherie pseudo-cyber spacciata per burla dal LBP alla Mondadori e rinnegata tra gli sghignazzi prima ancora che giungesse in libreria) e l'antologia "vera" 'Totò, Peppino e la guerra psichica ' (AAA edizioni).
Nel 1997 uscì il libro "maledetto" 'Lasciate che i bimbi. 'Pedofilia', un pretesto per la caccia alle streghe ' (ancora, e per l'ultima volta, Castelvecchi), l'antologia in lingua inglese 'Mind Invaders: A Reader in Psychic Warfare, Cultural Sabotage and Semiotic Terrorism ' (Serpent's Tail, London) e il maxi-saggio in tedesco 'Handbuch der Kommunikationguerrilla ' (Schwarze Risse/Rote Strasse, Amburgo-Berlino, 45.000 copie vendute!).
Primavera 1998: mentre 'Lasciate che i bimbi' crea sconquassi, è ormai pronto 'Q', il romanzo a cui Luther ha lavorato per anni, magnum opus, summa theologica, pensiero fisso di tutti i momenti di chill-out, fine recondito di quasi tutti i nostri spostamenti per l'Europa: uscirà per Einaudi Stile Libero nell'autunno '98 - primo esempio di libro no-copyright pubblicato da una major.
Nel frattempo l'autroproduzione e la mitopoiesi del nome multiplo, spinte da una serie apparentemente inesauribile di leggende, invenzioni, apparizioni e beffe si sono spostate quasi completamente sul World Wide Web. È diventato molto difficile orientarsi tra le centinaia di websites in diverse lingue dedicati a questo fantasma collettivo. È incalcolabile il numero di persone che partecipano a newsgroups, mailing lists e IRC adottando il nome del Multiplo. È in questo calderone che avviene la vera storicizzazione/mitologizzazione del Luther Blissett Project.
Storicizzazione che noi stessi abbiamo avviato, mentre ancora infuria la battaglia, per impedire che se ne incarichino gli sbirri e gli sciacalli, per organizzare fin da ora l'esodo dei vivi dal deserto dei futuri, mortiferi revival-merce.
Benché sia Internet il più importante terreno strategico (catastrofi telematiche e Ultimi Capodanni permettendo), l'interpretazione di ciò che è stato e tuttora è Luther Blissett non può prescindere dalla selezione dei numerosi testi inediti (in diverse lingue) e dalla loro pubblicazione su supporto cartaceo: frammenti teorici, resoconti di azioni dirette, interventi di diverse incarnazioni del Multiplo, etc. Anche se, giocoforza, il messaggio trasmesso da questi scritti è lo stesso che fece trasmettere Jellicoe al Ministero della Marina che gli aveva chiesto notizie durante una battaglia navale: "I am in action".
Ecco perché questi Quaderni Rossi, editi da Grafton 9 come quella vecchia "rivista mondiale di guerra psichica".
Grafton 9 perché è l'editore dei nostri inizi.
Grafton 9 perché era l'indirizzo di Marx a Londra, e se questa non è lingua tamariana... (cfr. 'Mind Invaders', 1995)
Grafton 9 perché è in Piazza Aldrovandi a Bologna, ed è bello uscire dalla libreria poco prima dell'ora dell'aperitivo, imboccare via Petroni canticchiando "Raindrops Keep Falling On My Head" e passare davanti ai punkabbestia di merda senza dargli una lira.
La scelta del nome 'Quaderni Rossi' è un chiaro omaggio all'omonima rivista di Raniero Panzieri, capostipite dell'operaismo nei primi anni sessanta, precursore del '68 e dell'Autunno Caldo. Ma è anche una dichiarazione sarcastica nei confronti del trentennale del '68, per spiazzare e schernire tanto quelli che si contendono una presunta "eredità" quanto quelli che vedono in quel ciclo di lotte semplicemente l'anticamera del "terrorismo", e già ci hanno rotto il cazzo col ventennale di Moro.
Chi ha letto 'Totò, Peppino e la guerra psichica' riconoscerà lo stile: sezioni monotematiche precedute da una breve presentazione. "I am in action". La pubblicazione dei Quaderni Rossi proseguirà per tutto il '98, per un totale di quattro o cinque fascicoli, senza l'affanno dell'attualità o della grafica cutting-edge, & con un occhio - questo sì!:) - ai collezionisti di domani: in alcune librerie antiquarie 'Guy Debord è morto davvero ' è già quotato 70.000 lire, e il numero zero della rivista Luther Blissett 110.000!
Quaderni rossi di Luther Blissett, numero 1, aprile-giugno 1998
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