QUELLI DEL GRAAL

Il ritorno del Teatro Situazionautico "Luther Blissett"

 

Il Teatro Situazionautico "Luther Blissett" si distinse, nella scorsa stagione teatrale, per una serie di trionfi:

- Innanzi tutto il ciclo di lotte inaugurato, insieme agli altri gruppi facenti parte dei Teatranti Occupanti, con l'occupazione del Teatro dell'Accademia; ciclo proseguito con l'occupazione delle scuole di via Scandellara e con l'evento indimenticabile Un elefante a Scandellara (a suo tempo recensito su queste stesse colonne).

- Poi il proprio cartellone teatrale che dava appuntamento ogni due settimane in un differente punto della città. Nel mortorio che è la circolazione urbana a Bologna, si vide come un appuntamento facesse sì che, ogni volta, due-trecento persone si radunassero non in un locale o in uno spazio autogestito, bensì si riappropriassero di un luogo di transito. Si svolsero performances che sono già storia (anch'esse recensite su questo giornale): Cascata di sangue n°1 in si minore, Barbecue centrale, Invettive: vita e opere del poeta Alberto Rizzi.

- In ultimo una serie di interventi in rave-parties, feste autogestite, birrerie, sagre paesane, rassegne teatrali e, last but not least, la controversa Intervallo: composizione per pecore e attori, durante l'ultimo festival di Santarcangelo.

Dopo un periodo di studio e approfondimento tecnico, il Teatro Situazionautico "Luther Blissett", per la stagione 1997-98, si propone con la prima soap-opera teatrale nomade di questo secolo: QUELLI DEL GRAAL. Il numero zero sarà giovedì 12 dicembre, in Piazza Verdi alle ore 17.00, in replica domenica 15 al Teatro Polivalente Occupato alle ore 22.00. Dopo l'intervallo natalizio si riprenderà da metà gennaio con scadenza bisettimanale.

Di cosa si tratta? Cercherò di spiegare alcuni tratti formali e programmatici, senza con ciò rivelare cose che rovinerebbero future sorprese.

Innanzi tutto la struttura: la storia è a puntate e all'inizio di ogni episodio si distribuiranno volantini con il riassunto delle puntate precedenti. Ognuno degli undici attori ha un proprio continuum narrativo legato a un differente percorso nella città; come nelle "normali" soap-opera si passerà da un continnum ad un altro, con la differenza che il pubblico dovrà essere accompagnato da un punto all'altro di Bologna. Nel corso di questi attraversamenti gli attori intratterranno il pubblico con dissertazioni cosmologiche, oppure alcuni attori ne incontreranno altri lungo la strada, generando così nuove scene.

Per quanto riguarda la psicogeografia, i criteri che guideranno i percorsi/derive degli attori e del pubblico non saranno, ovviamente, casuali: ci si curerà di attraversare e sostare nei luoghi strategici dell'economia politica cittadina, già catalizzatori di energia cosmo-tellurica.

C'è poi l'intento politico: se a Bologna fioriscono costantemente spazi autogestiti (solertemente sgomberati dall'autorità cittadina), il Teatro Situazionautico Luther Blissett rivendica l'autogestione, la liberazione di tutto ciò che esiste tra uno spazio e l'altro, strade, piazze, autobus. Occorrono luoghi di transito autogestiti. Occorre lanciare l'idea dell'attacco al posto della putrescente abitudine alla "resistenza". Non voglio libertà in spazi "miei", ma fare quello che mi pare anche negli spazi da sempre consacrati al "potere", in ogni porzione di spazio attraversata dal mio corpo.

Ogni puntata sarà dunque un "corteo" non autorizzato e, tramite la presenza di un bar itinerante autogestito e di musica diffusa, un'occasione comunitaria che potrà andare oltre la semplice fruizione della soap-opera: un Decentramento Sociale Occupato. Nessuna forma di comunità libera e gioiosa può esistere se non è nomade. Non è il consumismo dentro quattro mura, non sono gli enunciati ideologici, ma il trovarsi insieme in un attraversamento e in una conquista. Trovarsi di fronte ad una collina e, tutti insieme, percepire il desiderio di andare a vedere cosa c'è oltre. È il desiderio che si è spento, standosene in birreria a parlare della vita, anziché viverla: "Dobbiamo dire che costruiremo le piramidi, non importa se poi non le costruiremo".

Cosa mi sono scordato? Dunque, ci saranno numerosissimi balletti, musicisti dal vivo, comicità pecoreccia e poi Ah, già, la storia! Un gruppo di dieci persone ha raccolto in varie parti del mondo oggetti carichi di vicissitudini. Tra i dieci ci sono una quantità di intrecci amorosi e i loro nomi sono quelli dei cavalieri della tavola rotonda (Merlino, Galvano, Percival, etc.). Lo scopo è di vendere gli oggetti ad una ditta che ne ricostruirà su computer lo specifico campo magnetico, senonché si viene a sapere che un certo Modred si è rubato i soldi della cassa comune. Di fronte all'emergenza si decide di vendere subito gli oggetti, sparpagliandosi per la città. Ma sembra che il motivo vero della vendita sia un altro Ciascuno degli oggetti dovrà essere collocato in determinate case, perché in un non ben precisato giorno di questa primavera, gli oggetti saranno veicolo di una prodigiosa Manifestazione, di un Avvento

Appuntamento giovedì 12 dicembre 1996, alle ore 17.00, in Piazza Verdi con QUELLI DEL GRAAL (in replica al Teatro Polivalente Occupato di via Irnerio, domenica 15 alle ore 22.00).

 

Teatro Situazionautico Luther Blissett