TRE SQUALLIDI INDIVIDUI AL MURO

ovvero: Peter Cushing e Zenigata contro Luther Blissett

 

Pare proprio che Dracula abbia trovato il suo cacciatore di vampiri, anzi un'intera squadra di bounty killer! Hanno dato bella mostra di sé in almeno due occasioni (chiunque abbia notizia di altre comparsate di questi squallidi individui me lo segnali): nella puntata di lunedì 27 ottobre della trasmissione "Com'è", su Tele+ 1 (in chiaro) e nella versione povera della stessa trasmissione su Odeon TV, "il muro", martedì 30 ottobre. Trattasi di due programmi praticamente identici (chi ha copiato chi?), progettati per un pubblico gggiovane, fatti dai gggiovani per i gggiovani, protagonisti i gggiovani. Il modulo è quello di uno studio arredato parcamente con qualche teenagers buttato qua e là, una "postazione Internet" più o meno finta, e quattro conduttori under 25, due ragazzi e due ragazze, che illustrano una serie di fulminei videoclip, presentano gruppi musicali emergenti, intervistano alcuni ospiti bruciando i tempi di comprensione di qualunque argomento, affastellano battute, cazzeggiano, se la raccontano, se la ridono e fanno passare un'oretta in "allegria".

Bella merda.

Nella puntata di "Com'è" del 27 ottobre, tale Gianpietro Carafa, sedicente blissettologo, offriva le proprie prestazioni professionali in qualità di "esperto del fenomeno Luther Blissett": consulente per i media (sniffa forse le notizie per saggiarne la veridicità?), e appunto ospite a pagamento per le trasmissioni televisive interessate a tutto ciò che si muove sotto la soglia dei trenta. Per l'occasione commentava una notizia inverosimile spacciata in malo modo al Messaggero e al Corriere della sera: la beffa dell'uomo-scimmia, una robetta simpatica che Carafa ha avuto il merito (l'unico) di non attribuire a Luther, data la mancata rivendicazione con la mia sigla. Il tutto corredato da un servizio demenziale con tanto di ciccione travestito da gorilla femmina per catturare il mostro...

Tre giorni dopo, nel programma replicante "il muro", lo stesso Carafa, spalleggiato questa volta da altri due tristi figuri ("Andrea" e "Arturo", sic!), ribadiva il concetto e metteva in guardia dal diffondersi del fenomeno LB tra strati di popolazione anagraficamente sempre più bassi: questi tre moschettieri dell'assurdo hanno perfino paventato l'ipotesi che dietro una delle propaggini del Luther Blissett Project si celi il network internazionale pedofilo, adducendo come prova il mio recente libro sull'argomento (visionato su Internet), il quale per altro si limita a essere sfegatatamente garantista!

L'immaginario cinematografico mi vedrebbe già con il mantellone nero e la dentiera di Christopher Lee, mentre aspiro al c... ollo di giovani fanciulli, inseguito dall'indomito Peter Cushing con tanto di paletto accuminato in mano. Eppure, dopo lo stupore iniziale, ho deciso di non scompormi troppo e di guardare la cosa da un'angolazione diversa. Una volta ho scritto "che il lauto reddito di Luther Blissett può soltanto essere l'auto-reddito garantitogli/le dalla propria onnipresenza, cioé dalla morbosa pubblicità che il network blissettiano degli eventi fa ricadere a pioggia su ogni suo anello". Da questo punto di vista Gianpietro Carafa & soci non stanno facendo altro che aderire al Progetto a modo loro, sono uno degli anelli del network. Si stanno costruendo una reputazione parallela alla mia - certo nei limiti della loro cazzonaggine e delle loro facce - ma che può diventare un mestiere e trasformare in reddito il terrorismo culturale di LutherBlissett. A conti fatti quella di questi ciarlatani sfigati è a tutti gli effetti una truffa ai media (quindi ancora in stile blissettiano): come si può essere detective dell'immaginario, cacciatori di Luther Blissett, se l'oggetto della detection è un fantasma mosso da un numero incensibile di menti? Soltanto l'Ignoranzhia che capeggia le redazioni televisive gggiovanili poteva bersi una stronzata del genere.

La morale che voglio trarre da questa squallida vicenda è che non c'è Arsenio Lupin che si rispetti senza uno Zenigata che lo insegue.

Ma i miei mastini sapranno essere all'altezza del grande Zazzà? Da quello che ho potuto vedere devono fare ancora molta strada...

 

Saluther urbi et orbi, Luther Blissett