È L'ORA DEL CONIO!

Lettera aperta di Luther Blissett a tutti i centri sociali (e non solo a loro)

 

Il denaro ci ha sempre fatto schifo, e ce lo ricorda la sensazione che proviamo tutte le volte che siamo costretti ad entrare in una banca senza neanche un passamontagna in testa e una pistola in mano. In fondo però si tratta di un residuo individualistico (non è un caso che sia Freud a paragonare il denaro alla merda) e se proviamo a ripensare la moneta come informazione sociale (piuttosto che come equivalente universale di lavoro morto, quindi riproduttore di rapporti alienati), come un flusso di comunicazione nella nostra rete di interrelazioni umane giocate sulla simpatia, sulla trasformazione dell'esistente, su un desiderio radicalmente altro, potremmo trovarci di fronte un progetto impensato. Battere moneta.

In questi tempi di conflitti etnici, lavoro immateriale e karaoke, molto spesso nei territori attuali del conflitto si sentono evocare termini roboanti quali impresa politica autonoma, reddito di cittadinanza e altre parole magiche. In quegli stessi luoghi ove la birra viene venduta a fiumi "a prezzo politico" (tanto da far scendere il sig.Moretti a difendere il Leonka di fronte alle prime minacce di sgombero: e allora qualcuno si chiede perché non vendere caffè in modo da avere anche il sig.Illy dalla nostra?); ove la carta imbrattata di caratteri spesso prende il nome di; autoproduzione, come i dischi diventati ottici e qualche videocassetta; ove la gioia del divertimento autorganizzato viene data gratis o "a sottoscrizione"; ove si imparano tante belle cose in modo diverso negli svariati corsi e seminari aperti e autogestiti; ove il lavoro si chiama giustamente attività, ma non per questo è meno faticoso, sebbene forse meno alienato; beh, in questi stessi luoghi di denaro, di denaro battuto da qualcun altro ne gira molto, tanto, una vera e propria impresa distesa rizomaticamente sulla crosta terrestre, una Benetton senza Benetton, una Disney senza Disney, ma che usa la stessa moneta: la lira italiana (o comunque una moneta nazionale, per quanto la moneta possa ancora essere nazionale). Vado fiero di non essere un esperto in economia, per quanto comprenda chiaramente che fintanto che il suo codice simbolico si distende sulle nostre vite, esse sono ridotte a sopravvivenza, parola che vuol dire il suo contrario, ovvero "sottovivenza": si è sotto il livello della vita, tanto che tutto ciò che dovrebbe essere la vita è posto fuori di noi, separato, alienato nello spettacolo.

Io che da sempre gioco con lo spettacolo (con il suo codice) propongo ora di giocare con l'economia. Battere moneta dunque. Ecco come lo immagino. Un cambio all'ingresso. Tutto ciò che è venduto all'interno si acquista solo con i "crediti". Diciamo che il cambio all'ingresso è 1 a 1: mille lire, mille crediti. La reversibilità sarà sconveniente: mille crediti, cinquecento lire. Diciamo che tutti coloro che lavorano all'interno della struttura vengono ricompensati in crediti, secondo un quoziente maggiorato del 50% rispetto a quanto si otterebbe "normalmente". Diciamo che chi lavora dall'esterno (affitti di amplificazione, rimborsi ai gruppi musicali e non, acquisti di vario genere) è invitato a percepire il compenso in crediti. Ogni centro conia la sua carta moneta (uguale per tutti) che può essere spesa in qualsiasi altro centro. Il referente è il denaro, la lira. Nessuno stato (nessuna istituzione di sintesi) è il gestore della verità rispetto al valore, ma il valore di verità deriva dalla confederazione dei valori di tutti i centri: la banca diventa sociale, chiunque può battere moneta (sulla grafica del credito non c'è copyright, essa sarà diffusa mediante i mezzi appropriati), il denaro torna al suo primigenio valore di informazione.

La scommessa sta nella capacità e nella responsabilità di tutti rispetto al valore di verità del credito. Siamo in grado di autogestirlo? Ci saranno falsari? Si metteranno in moto meccanismi finanziari per distruggere economicamente centri rivali o politicamente distanti? La repressione colpirà diffondendo massicciamente crediti falsi, o più semplicemente, come a Damanhur, vieterà di continuare a battere moneta? Forse, ma vincere la scommessa significa infettare il tessuto economico mondiale con un virus. Ed Ebola non (ri)conosce confini !!!

 

Luther Blissett

 

P.S. I maligni penseranno che questa mia proposta mira ad avere il mio faccione sulla cartamoneta dei crediti. I maligni come al solito non si sbagliano. Ma non è solo per questo che propongo tutto ciò. Intanto aspetto suggerimenti, critiche, migliorie, sperimentazioni.

Saluther