12. Last man standing

 

Nella Storia, le streghe le hanno impiccate,
ma io e la storia,
troviamo gli incantesimi
di cui abbiamo bisogno, ogni giorno.
Emily Dickinson

Non abbiate paura.
Karol Wojtyla

E' la sera del 25 gennaio 1999 quando ci accingiamo a scrivere l'ultimo capitolo di questo libro. Su Rai Tre sta andando in onda una nuova trasmissione di attualità, "Porte chiuse", che nella prima puntata parla del fenomeno delle sette. Le riprese in diretta vanno in onda da Castel Sant'Angelo. Il conduttore, Andrea Purgatori, raro esponente del giornalismo investigativo negli anni Ottanta, intervista Monsignor Corrado Balducci, "illustre" demonologo.
Nonostante da alcuni anni Blissett stia sguazzando nella merda della cronaca più squallida e invereconda per raccogliere materiale e fare luce su quanto sta accadendo intorno al fantomatico "problema" sette, lo spettacolo a cui si deve assistere stringe lo stomaco.
Il bombardamento di immagini a cui veniamo sottoposti è quanto di più scorretto si possa pensare: tra il rogo di Waco, gli intossicati della metropolitana di Tokyo, le foto di Charles Manson, Luc Jouret e altri pazzoidi spiritati, compare quella dell'arresto di Marco Dimitri (scarcerato e assolto ormai da molti mesi). Come se non fosse abbastanza, il volto del fondatore dei Bambini di Satana compare in dissolvenza in vari punti del filmato. E tanto per aggiungere la beffa al danno, Purgatori si premura di dirci che la redazione ha provato a contattare alcuni esponenti del satanismo italiano, ma che "nessuno" ha voluto farsi avanti. Sappiamo per certo che non si è cercato di contattare Dimitri - pur chiamato in causa dalle immagini -, il quale anzi avrebbe avuto parecchie cose da dire sulla sua storia e probabilmente anche sul modo in cui la trasmissione era stata messa in piedi.
Ma il peggio deve ancora venire.
Andrea Purgatori, famoso per aver ripercorso le piste nere del caso Ustica e aver ispirato anche un film sullo stesso tema, dà il colpo di grazia alla nostra intelligenza, prostrandosi anima e corpo a un vecchio prete che straparla. Monsignor Balducci, come se stesse leggendo l'indice di un libro di Blissett, conferma punto per punto quanto abbiamo sostenuto finora. Grida all'allarme sociale, parla della pericolosissima diffusione di satanisti e affini, ovviamente senza fornire nemmeno una cifra. Anzi, una la fornisce, ma è una panzana talmente grossa che perfino il giornalista ha un sussulto e si rende conto della figura che Balducci gli sta facendo fare. L'affermazione infatti è talmente grottesca e pronunciata con tale innocente candore che retroagisce su tutto quanto il prete ha detto fino a quel momento. Balducci afferma che nel 1985, la presidentessa di un'associazione inglese per la tutela dell'infanzia gli avrebbe detto che nel Regno Unito venivano sacrificati a Satana 5000 bambini all'anno!
Purgatori cerca di frenarlo, di togliergli la parola, ma riesce soltanto a peggiorare le cose. Il Monsignore insiste: ribadisce la teoria del complotto satanista, sostenuta da tutti i propagandisti di panico messi in campo dalla Chiesa: i satanisti metallari e cialtroni non sono il vero pericolo, ce ne sono altri, che operano senza farsi pubblicità, uomini d'affari in giacca e cravatta, che nella vita normale ricoprono anche ruoli importanti nella società. L'Internazionale Satanista lavora nell'ombra. Ovviamente non ci sono prove per affermarlo, ma proprio il fatto che non ce ne siano dimostra che i veri satanisti sono ben nascosti (non che non esistono...).
Tutto sommato ogni teoria del complotto si fonda su una tautologia analoga. Si pensi per esempio a un paranoico complottista per antonomasia come Hitler, che preparò il terreno alle persecuzioni antisemite, creando dal nulla "il caso" ebraico. Cominciò rispolverando un documento fasullo, i famosi Protocolli dei savi di Sion, sulla base del quale impostare la teoria del "complotto giudaico per rovinare la Germania e l'Europa". Anche in quel caso i veri nemici non erano i tranquilli vicini di casa con lo zuccotto in testa, bensì i loro "occulti" referenti ben piazzati nell'alta società tedesca: nel mondo della finanza, dell'industria, della politica. Tutti gli altri, apparentemente innocui e ben visibili, erano tutt'al più agenti collaborazionisti.
Sappiamo come è andata a finire.
Un'ora prima del disgustoso spettacolo messo in piedi da Purgatori, il telegiornale ha dato la notizia che la Santa Sede ha riformato l'istituto dell'Esorcismo. Non in termini dottrinali, si badi, bensì aggiungendo la raccomandazione di affiancare all'operato del sacerdote esorcista il parere di psicologi e psichiatri, nonché di praticare la liberazione degli "indemoniati" con assoluta discrezione, senza farsi pubblicità.
Al di là delle apparenze, non è un passo verso il ridimensionamento della guerra a Belzebù, ma semplicemente un adattamento ai tempi. Dato che da ormai alcuni anni la Chiesa si è lanciata nella crociata contro le sette, nella quale cerca di coinvolgere anche le autorità statali, è necessario modernizzare almeno nella veste gli esorcismi, privarli dell'aspetto folkloristico e cooptare anche gli scienziati nell'attività degli stregoni vaticani, riconoscendo la loro competenza. Tutto sommato psichiatrizzare gli "indemoniati" - uno dei più fulgidi prodotti del cattolicesimo - vale tanto quanto esorcizzarli. In fondo è proprio questo che chiedono a gran voce i paranoici anti-sette pilotati da Roma: porre i "soggetti deboli" sotto la tutela dello stato e delle leggi speciali.
Anche in questo caso la Chiesa tende la mano allo Stato per trascinarlo nella sua guerra privata.
Intanto, a diecimila chilometri di distanza, Giovanni Paolo II fa il bagno di folla, accolto dalle ovazioni, dai canti e dagli slogan ripetuti da un milione di messicani. Wojtyla tuona contro il gendarme unico americano; condanna i bombardamenti USA sull'Iraq, che nelle stesse ore stanno uccidendo la popolazione civile di Bassora; dichiara che la società statunitense è ingiusta e inumana; sostiene i diritti delle popolazioni indigene dell'America Latina, e via rispolverando i buoni vecchi motti di chi per trent'anni è stato abbandonato ai massacri delle dittature più sanguinarie... Avanza claudicante nel mare di gente, attorniato da preti solerti, pronti ad afferrarlo al volo al primo segno di cedimento, un passo dopo l'altro, la faccia stravolta in una maschera semiparalizzata, quasi un morto che cammina. Eppure quelle immagini richiamano alla mente altre parole.
Last man standing. Ancora in piedi a sfidare il mondo con la scaltrezza di duemila anni. Preti guerriglieri, teologi dissidenti, maghi, santoni, satanisti. Quanti dovranno essere sepolti ancora perché si possa arrivare a noi?

 

prev