Da "L'Unità 2" di sabato 21 gennaio 1995

TV. Beffa per "Chi l'ha visto?"

IN CERCA DI KIPPER CHE NON ESISTE

di Vanni Masala

BOLOGNA. Chi l'ha visto? Nessuno, semplicemente perché non esiste. A meno che non si voglia considerare realtà tutto ciò che virtualmente "accade" in televisione. Allora, in questo senso il "noto illusionista londinese Harry Kipper" è scomparso davvero, e bene ha fatto la popolare trasmissione di Raitre "Chi l'ha visto?" ad occuparsene e programmare la messa in onda della sua vicenda. Salvo poi bloccare il servizio, già costato trasferte in Nord Italia e a Londra, interviste e ricostruzioni, poiché in realtà Harry Kipper non esiste. O meglio un Kipper c'è stato, però senza fortuna nel periodo del punk come spalla per i Sex Pistols. Ma non ha niente a che vedere con l'artista "psicogeografico" che, quando è stata denunciata la sua scomparsa in Friuli, viaggiava con la sua bici tracciando per l'Europa immaginarie linee diagonali con cui componeva sulla cartina la parola "Art"...
Una beffa bella e buona, anzi ottima nei suoi particolari così improbabili quanto affascinanti. Responsabile della super-burla, che ha avuto come vittime alcuni giornali prima della trasmissione di Giovanna Milella, un gruppo di ragazzi bolognesi conosciuti nell'underground come i "Luther Blissett". Sotto questa sigla agisce anonimamente un numero pare gigantesco di giovani europei, che negano così il "bisogno" di controllo e schedatura delle amministrazioni e degli stati. Anche Blissett è esistito, e lo ricordano gli appassionati di calcio come centravanti del Milan dei tempi bui, come quello che sbagliava i gol a porta vuota. I "Blissett", a Bologna ragazzi sui 25 anni, scorrazzano per il mondo dei mass-media come hackers nell'informatica, compiendo atti di pirateria.
Niente a che vedere con la goliardia, molto con una filosofia tesa a scardinare i sistemi mediatici ed elettronici a fini "democratici", e con una sorta di "situazionismo" che vuole reinterpretare luoghi e percorsi dello spazio urbano più familiare.
Per la verità non deve essere difficile "gabbare" una trasmissione come quella di Raitre, che per i suoi stessi meccanismi si espone a mitomanie varie. L'ultimo episodio proprio l'altro ieri, quando la casalinga Violetta Chiari ha confessato di essersi inventata una storia di persecuzione. Ma il "Blissett" ha fatto veramente le cose in grande: perché "'Chi l'ha visto?' è il lato nazional-popolare del bisogno di inquadrarti - dice Davide, un blissettiano -, e l'operazione l'abbiamo condotta per bene, non abbiamo agito da soli". Ci saranno altre montature simili ai danni dei mass-media? "Vedremo, ma intanto io suggerirei di controllare bene questa storia di Kipper: sarà veramente tutto falso o c'è qualcosa di reale...?"

 

N.d.L. Ovviamente, non esiste alcun gruppo "Luther Blissett", né esistono "blissettiani": esiste solo Luther Blissett, terrorista culturale collettivo su scala planetaria. Ed ora, ci vorrebbe un bel periodo di invisibilità, ed un'altra azione che non abbia come epicentro Bologna o Udine...

 

... Compagni giornalisti, avete troppa sete...