MILITONTI DI TUTTO IL MONDO, UNIAMOCI
Dalle ceneri del comunismo, i prodi situazionauti semprevigili hanno recuperato uno scritto autobiografico di Luther Blissett,certamente più noto come pessimo centroavanti del Milan dell'epoca pre-berlusconiana che come veicolatore trasversale di a/comunicazione devastante delle vetero-ideologie che legano taluni zombie al passato di (pseudo) rivoluzionari. Vi proponiamo questa altissima testimonianza così come l'abbiamo ritrovata, senza censure e senza correzioni, così come è nostro costume ( senza offesa per i tristissimi COMMMUNISTI) e senza introduzione alcuna, perché vogliamo che tutti possano confrontarsi liberamente con il Suo/nostro/vostro/loro Pensiero. Buona lettura, come sempre al grido di :
Viva Viva il Pensiero del compagno Silvio Berlusconi
Lunga vita al compagno Silvio e alla compagna Veronica
Glasgow, 3 luglio 1978
Alla fine del rave eravamo rimasti solamente io, Raul (Vaneigem,n.d.r.)
e Sanguineti, completamente perduti negli spazi planetari degli acidi che
l'amico Timothy (Leary, n.d.r.) ci riversava quotidianamente via etere dalle
praterie sconfinate del suo adorato Winsconsin. La serata era stata veramente
intensa, con quella discussione collettiva sulla collocazione politica di
Swift e con le musiche a tutto volume di Wagner, ma era decisamente decollata
nel momento in cui un giovane sconosciuto si era messo a declamare i versi
di T.S. Eliot in tedesco con i sottotitoli in cirillico.
In parole povere, avevamo deciso di festeggiare la firma del contratto principesco
che il glorioso MILAN FOOTBALL CLUB mi aveva forzato a sottoscrivere per
la miserabile cifra di UNMILIARDODILIRE netto da tasse a stagione, con pagamento
in sterline, chiamando a raccolta il popolo transmaniaco. Un avvenimento
storico, perché ero il primo situazionauta ad essere ingaggiato da
un prestigioso club italiano, e poco contava che nessuna squadra britannica,
né inglese né scozzese mi voleva più. Per beceri motivi
razziali ovviamente (non dimentichiamoci la mia pelle tutta nera) e non
certo perché erano di più le palle che buttavo fuori che non
i goals che segnavo in campionato. La solita lobby ebraico/fascista/irlandes/cattolica
mi aveva giurato guerra. Dopo avere ingurgitato 27 pinte di birra con l'amico
Bukowsky,mi ero allenato ben due ore (dopo tre mesi di inattività)
e già avevo le allucinazioni : vedevo Papa Wojtila appena incoronato
che inseguiva giovani suore polacche sui prati di Milanello : il finale
ve lo risparmio. Ma tornando a noi, quello che volevo raccontarvi è
che dopo due mesi di festeggiamenti, fui costretto a prendere il treno per
Milano centrale e nella nebbia dopo solo quattro ore finalmente un punkabestia
leonkavallino mi indicò la strada giusta. E cominciò il calvario.
Il mitico Baresi mi attaccò subito negli spogliatoi, sostenendo che
puzzavo, ma in campo fu anche peggio : i nostri tifosi mi fischiavano continuamente,
senza motivo alcuno. In fondo, dove sta scritto che un centroavanti deve
saper segnare i goals? Era evidente che lo stupido volgo da stadio non arrivava
a capire il sub/lime/liminale messaggio transmaniaco : il centroavanti che
non segna è il più alto esempio di a/zione, di de/strutturazione,
di de/formazione del processo cognitivo del capitale che passa attraverso
la sussunzione reale del mondo INTER/relazionale del calcio. Fu così
che quando mi resi conto che tutte le mie aspettative erano andate tradite,
decisi di dare la spallata finale al già traballante stato borghese
: segnai tre goals tutti nel derby. Non appena rientrai negli spogliatoi
rintronato dalle grida di giubilo dello stupido volgo, capii qual'é
il giusto messaggio da lasciare ai posteri
TRANSMANIACI DI TUTTO IL MONDO, SUICIDATEVI ! (possibilmente senza sporcare troppo, grazie!)
LUTHER BLISSETT