NOMADISMI SUPERFICIALI
ALLA CONQUISTADELLA TERRA!
La Psicogeografia dei Condividui Neoisti
attraverso la Guerra Psichica
"Leggere in perpetuo il libro della gioia non basta.
Di tutti i viaggiatori che si affannarono su questa infinita strada nessuno
è tornato a rivelarcene il segreto.
Allora non tralasciare niente di questa baraonda."
Omar Khayyam, Il Deserto del Nulla
"Laddove il filosofo cede ivi s'apre la possibilità del nomade"
Toni Negri, Il lavoro di Giobbe
"Io sono il numero zero/ facce diffidenti quando passa lo straniero la tensione in strada sale a mille/ vivo questa situazione sopra la mia pelle giorno dopo giorno/ notte dopo notte resto all'erta guardo le mie spalle anche se la strada è deserta e un guaglione mette a fuoco il suo pensiero/ resto fuori perché io sono lo straniero."
Sangue Misto, Lo Straniero
"L'unica cosa certa è che non sai più che cazzo fare, non sai più dove cazzo andare. Lungotevere Dorme Ancora..."
PVC, Nuovi Alfabeti
1.Nomadismo è uno di quei concetti che realizza la propria promessa quando si sbarazza di chi lo pensa, di chi lo contempla e di chi ne parla. Chi poi ci ha costruito intorno la propria identità d'intellettuale bello&estremo era già da tempo fuori gioco. Chiunque sia stato moltiplicato dal delirio, si sia ritrovato come una muta nel Deserto del Nulla sa bene che il nomadismo, quando non è solo una formula miracolante per filosofi, è una Pragmatica. Lo spazio liscio della steppa o del deserto si dispiega solo a partire dai movimenti finiti che lo percorrono, dal nomade che lo interpreta, che lo canta e che lo legge, è la creazione di un sogno e nel sogno rischia sempre di dissolversi. Chi attraversa lo spazio liscio o impara alla svelta a prosperare sul Caos o prima o poi ne verrà sopraffatto, chi arriva a chiedere "un po" di ordine per proteggerci", "che le nostre idee si concatenino seguendo un minimo di regole costanti" in modo da impedire "alla nostra "fantasia"(il delirio, la follia) di percorrere l'universo in un istante per generarvi dei cavalli alati e dei draghi di fuoco"(Dolce&Gabbana- E che sarà mai la filosofia!) ha perso la propria occasione, si è ritirato un momento prima di essere schiacciato dal peso della propria creazione.Ho dunque capito che la filosofia è una trappola quando si ha a che fare con il Caos. D'ora in poi non avrò più bisogno di una Nomadologia, non accetterò più scontri ideologici (se non con avversari che reputo veramente seri, per esempio Il Papa, Nando Vitale e Ron Hubbard), non ascolterò più nessun intellettualle bello&estremo, prenderò solo quel che funziona con il mio progetto: l'affermazione rivoluzionaria e con-dividuale della gioia. Il mio è pragmatismo desiderante, un percorso che mi sta già procurando parecchi strumenti e tecniche. Prosperare sul caos è possibile, ma non chiedendo regole, bensì sedimentando uno stile, un'autonomia. Le mute nomadi non hanno certo vita facile nello spazio striato delle metropoli, uscire dal deserto psichico in cui sono relegate per il loro coraggio di disprezzare e scarnificare il Codice del Dominio implica uno stato di guerra permanente, una Guerra Psichica nella quale è in gioco la costruzione di un campo Geo-Autonomo differenziale. È la guerra per lo stile, per la possibilità di diventare chi siamo. È la guerra per uscire dal nichilismo forzato e produrre nuove ecologie affettive. Creare nuovi mondi. Cantando.
2. Nella teoria radicale si è sempre fin'ora ricorsi all'esistenza
di qualcosa in sé che non fosse stato ancora colonizzato dal rapporto
sociale capitalistico, si è sempre ricorsi ad una quintessenza rivoluzionaria
che restituisse l'Orizzonte Assoluto. Nei situazionisti quando non era "l'inconscio
rivoluzionario" era "la soggettività radicale e irriducibile",
nei comontisti "la realizzazione del valore d'uso", in J.Camatte
"il desiderio di vivere della specie", in G.Cesarano e G.Collu
e nei negazionisti "la rivoluzione biologica che parte dal corpo, dalle
sue potenzialità organiche", ecc. La ricerca del Graal rivoluzionario
da quando si è costituito il Network Neoista degli Eventi si è
però definitivamente dislocata. C'è chi continua disperatamente
solo a pensarla, magari usando concetti più convincenti come "desiderio
produttivo" o "immanenza totale" per imporre la nuova "rivoluzionarietà",
anche "nomadismo" è ormai abusatissimo in questo senso
e comincia a dare la nausea. I Templari Neoisti hanno smesso invece di servire
il Graal e hanno cominciato a servirsene. Hanno rotto con il codice della
cavalleria iniziando una nuova ricerca radicale, una ricerca che fonda in
progresso il proprio Orizzonte Assoluto creando, in un processo surrazionale
di costituzione del piano d'immanenza, nuovi vicinati tra i concetti, tra
gli eventi e tra gli affetti. Il piano d'immanenza emerge sotto i piedi
dello psicogeografo che è in deriva e in qualche modo è la
deriva stessa, se questa opera nuove connessioni, produce un nuovo modo
di abitare. La Pragmatica è l'arte di abitare l'emergenza, è
l'arte della Guerra Psichica. Laddove gli eventi hanno preso a scioperare,
non c'è più niente da contemplare. Si tratta invece di lanciare
i concetti sul piano, che è come dire esplorare, muoversi, trovare
i pezzi per montare insieme macchine da guerra e d'amore mai viste prima.
È ancora la "psychogheogràfia" dell'Iter Aeternum di Hugues
de Payen che portò i Templari a cercare il passaggio a Nord-Ovest
comunicando e scambiando idee con popolazioni ritenute barbare dall"intera
Europa.
Non servono più dunque la quintessenza rivoluzionaria e il pensiero
nomade che si spaesa unicamente nelle derive mentali per trovare un fuori,
l'esteriorità del nomade è sempre sulla superficie, sulla
terra e se sulla terra ha fatto ormai corpo pieno il Capitale Totale, allora
quest'esteriorità coinciderà con una destratificazione che
permetta al nomade di affermarvi il movimento della propria corporeità
insurrezionale. Ma quest'esteriorità è anche un'estrema leggerezza
che rende il movimento più veloce ed efficace, è anche il
superficiale. "Il superficiale è la libertà. La profondità
si nasconde, l'altitudine sfugge. Resta la superficie, infinita e finita.
Ciò che emerge, ciò che sale dalla profondità, ciò
che discende dalle altezze, solo questo conta. I filosofi lo hanno mal compreso
e hanno scagliato anatemi sul superficiale, mentre altri, letterati, pubblicisti,
lo hanno convertito in retorica. Altezza e profondità affascinano.
La superficie sola incanta. Tra il tutto e il nulla c'è qualcosa.
Questo: la superficie"(Henry Lefebvre-Il Manifesto Differenzialista).
Dunque io non desidero altro che superfici geografiche e psichiche da esplorare
e reinventare: le superfici della metropoli e quelle della con-dividualità.
La mia pratica dell'esteriorità è la Psicogeografia Neoista.
3. I surrealisti ripresero l'idea dei Templari che la coscienza di un
territorio non fosse data solo dalla sua descrizione basata sugli aspetti
fisici che lo caratterizzano esteriormente, ma soprattutto da quella basata
sugli stati emotivi e cosmici che implica il suo attraversamento.
Quest'idea unita all'automatismo psichico diede vita al gioco della Deambulazione
Surrealista, nel quale amavano dilettarsi per le strade di Parigi Breton
e discepoli. Quando alcuni surrealisti si stufarono di imitare l'Ultima
Cena alla quale André Breton li costringeva ritualmente ogni sera,
riunendoli intorno ad un aperitivo in guisa di Calice, al fine di perfezionare
il Dogma, celebrare i martiri, condannare i reprobi e svolgere qualche giochino
sperimentale idiota, fu automatico l'uscir di casa e andare a fare 4 passi
per divertirsi. Era chiaramente un pretesto per cercare belle ragazze, visto
che a queste cene non erano ben viste una Meret Oppenheim o una Leonora
Carrington.Come al solito Breton dovette far quadrare la novità e
inserì la Deambulazione Surrealista tra le tecniche necessarie alla
realizzazione della quarta virtù teologale surrealista: l'Amore.
I discepoli a quanto pare non sempre lo seguivano, lo dimostra questa bellissima
poesia psicogeografica di una delle personalità più radicali
del surrealismo, Benjamin Péret:
Aggancia un lampione al tuo cazzo
e và
ma drizzati
Che la Tour Eiffel stupita si nasconda nel culo del Trocadero
che la Senna eccitata
inondi la rue Trouse-Nonains (1)
che i pali telegrafici
scarichino i loro dispacci nella bocca di una fogna
che la tela di Jouy (2) giaccia svuotata
sui materassi sventrati
E non fermarti così Drizzati perdio
che la panettiera sostituisca il panettiere con il suo pane
e che questo pane violenti tutte le vergini della città
Drizzati ancora sfonda i tabernacoli (3)
fotti la ghigliottina
così che decapiti il boia
Drizzati di più sempre di più
che il tuo cazzo grondi come un torrente
Allora te ne andrai sul boulevard
preceduto dalla nomea del tuo uccello
e tutte le donne ti lanceranno bianchi coriandoli
il loro.
Il motto segreto della Deambulazione Surrealista divenne "Se navigherai il tuo cazzo ti farà da timone"(Benjamin Péret in Les Rouilles Encagées). Il grande problema dei surrealisti in questo gioco era costituito dalla forte componente stocastica che, evidentemente a forza di scongiurare che gli si 'Drizzasse', li faceva finire spesso noiosamente "in campagna tra polli e ortiche"(L.Blissett-Fotti il Pizzardone Astratto).
4. Isidore Isou e la sua compagnia lettrista raffinarono la tecnica potenziandola
con la teoria sovversiva dell''architettura infinitesimale', un'anti-architettura
composta di costruzioni o elementi di costruzione(visibili o invisibili)
detournati da ogni senso abituale, e eliminando ogni traccia di automatismo.
L'architettura infinitesimale avrebbe aperto 'il problema della trasposizione
dei sensi che consiste nella sostituzione di un organo con un altro, bisogna
inventare delle costruzioni da toccare per agire sui sensi uditivi, e da
guardare per agire sul nostro odorato o sul nostro gusto'(I. Isou- Manifesto
per lo Sconvolgimento dell'Architettura). Si trattava già di psicogeografia.
Con la Deriva Lettrista apparve per la prima volta l'esigenza di azzerare
lo spazio tramite un "bouleversement" psichico della città
che permettesse la realizzazione della "creatività pura",
la terra doveva far corposenzorgani con il nomade, non si trattava più
di un automatismo psichico ma di un divertente gioco per indizi, di corrispondenze
tra psiche e territorio, di infrazioni e nuove connessioni. Il processo
di destratificazione però scelto era troppo selvaggio e mancava ancora
della consapevolezza con-dividuale dei Neoisti. La Deriva Lettrista consisteva
dunque in una semplice passeggiata che favorisse l'ispirazione per la costruzione
di una nuova città che avrebbe coniugato il progetto di "Sconvolgimento
dell'Architettura" con "l'Ipergrafologia", la corrispondenza
psico-geografica, dove le forme delle costruzioni sarebbero diventate segni,
o elementi dell'insieme dei caratteri fonetici, lessicali, ideografici.
Isidore Isou fu senza dubbio un esaltato visionario che a modo suo riuscì
ad azzeccare molte delle tematiche che di lì a poco sarebbero divenute
dominanti. La sua teoria della "creatività pura", ovvero
la condizione, del tutto sottovalutata dagli economisti di allora, con cui
i giovani cercavano di sfuggire alla loro "esternità" al
circuito di scambio, oltre ad essere alla base dell'attuale teoria Geo-Autonoma
di cui scriverò più avanti, mi fa capire perché le
Derive dei Lettristi dovessero essere così divertenti come raccontano
alcune loro vecchie conoscenze, i Vecchi Saggi ed Emarginati dell'Osteria
Senza Nome di S.Lorenzo a Roma. Immaginate il centro storico della Parigi
degli anni '40 invasa da gruppi di ragazzetti scoattanti senza alcuna voglia
di lavorare, vestiti con strane magliette piene di scritte, che fermavano
i passanti regalandogli sassi spacciati come comete e meteore con le quali
realizzare le nuove costruzioni da sottrarre alla progettazione degli architetti,
che riempivano i muri di poliscrittura e che, armati di tutto ciò
che il caso gli forniva, inventavano ogni giorno modi nuovi di sabotare
lo spazio surcodificato della città! Di tutto questo è rimasto
poco o niente. I Lettristi di Isou rischiano di essere ricordati nella cultura
pop solo come gli antesignani dei writers, i quali hanno inverato l'ipergrafologia
non in una "meta-estetica integrale" come nel progetto originale,
ma in uno stile di vita, con il bombing al posto della poliscrittura, e
gli inventori della t-shirt caratterizzata. Un po' pochino! E questo perché
lo spasso finì un bel giorno con l'adesione al Lettrismo di un giovane
avido di affermazione personale come Guy The-Bore,
il quale, fra i tanti colpi bassi, riuscì ad imporre nella definizione
del termine "psicogeografia" l'uso della frase "Studio degli
effetti precisi dell'ambiente geografico". Con una definizione del
genere la psicogeografia divenne per molto tempo solo il metodo per la cricca
del The-Bore di affermare l'oggettività delle proprie ridicole tesi
sull'Urbanismo Unitario, un metodo odioso per convincere i rivoluzionari
che la città era abitata esclusivamente da branchi di cani bavosi
che sarebbero passati presto dal campanello della produzione capitalistica
dello spazio a quello dei situazionisti, magari poiché belli, intelligenti
e con qualche attitudine al superamento. Ma il Network Neoista degli Eventi
di recente,"allo scopo di facilitare la fondazione di una Nuova Internazionale
Lettrista, ha ritenuto positivo inaugurare la Sedia dei Bardi di Caer Ruis,
situata nell'Isle of Dogs", "aprendo", così, "una
fase amplica dell'attività psicogeografica neoista" (Transgressions, A journal of urban exploration). La Psicogeografia
Neoista riparte da dove The-Bore ha iniziato e raccoglie laddove The-Bore
ha sputato, nella Situlogia Nashista, nel Differenzialismo di Lefebvre,
nei piccoli gruppi situazionisti eretici che fondarono il Pop Esoterico
degli anni '60 e nell"underground dei Motherfuckers.
5. Un breve cenno merita anche la Psicogeografia Estrema dei Comontisti.
Il movimento comontista, nato verso la fine del '71 dallo scioglimento dell'Organizzazione
Consiliare, riprese la psicogeografia degli spectosituazionisti e la radicalizzò
utilizzandola come una delle tecniche per la riappropriazione della città
da parte del proletariato fattosi teppa urbana, tecnica che ha senso se
messa all'interno del complesso e interessante discorso sulla "lotta
criminale contro il Capitale"(Comontismo per l'ultima Internazionale).
I Comontisti non solo vivevano i cortei come enormi derive psicogeografiche
di massa dove il superamento dell'arte avveniva tramite "il gesto esemplare",
rompendo vetrine, saccheggiando negozi, rovesciando automobili e utilizzando
il corpo inorganico del poliziotto come territorio creativo, ma organizzavano
anche "ronde" psicogeografiche notturne nelle quali si tentava
di inverare nella città la teoria del "Crimine Generalizzato".
Questa psicogeografia è determinante per comprendere il recente sviluppo
del fenomeno dei Rave Riotz, della Techno Co-attitudine e di certe degenerazioni estremiste della psicogeografia all'interno
del Luther Blissett Project.
6. Quel che ho letto fin'ora sul nomadismo metropolitano non sembrava
granché vissuto. Perché nessun intellettuale racconta le proprie
esperienze di delirio in una Randonee Frattale? Perché si ha il coraggio
solo di mettere insieme movimenti finiti in fragili interpretazioni che
servono ancora a rassicurare l'idea di sé? Non si accorgono gli intellettuali
belli&estremi di far venire fuori scritti che non dicono nulla di passionale
sul nomadismo? In questo modo stiamo perdendo tutti la possibilità
di una sua affermazione politica. Il nomadismo è un'intuizione preziosa
che rischia di non avere la forza necessaria a spostare la rotta per il
terzo millennio verso il passaggio a nord-ovest, che rischia di non produrre
gli eventi necessari a scatenare la probabilità dei nuovi mondi.
Invece di star "sempre a interpretare le nuvole in cielo e a contarci
i peli del culo" (Piombo a Tempo) affondassero più spesso la
faccia nella carne stressata della città, si accorgerebbero che è
in corso una guerra che mette a dura prova l'equilibrio psichico delle persone.
Ma forse lo sanno già ed è per questo che hanno scelto il
kitschume intellettuale. È una Guerra che non si può ridurre ad
una "Guerra dell'Informazione" o a una guerra iperreale immaginistica
e interiorizzata psicologicamente, a una "Guerra Pura". È una
Guerra Psichica dai risvolti spesso inspiegabili, dove tutto è vero
se ci credi, dove per combattere non si può credere più a
nulla, dove non credere più a nulla porta a non potere più
controllare gli eventi. Sembra non esserci via d'uscita, vendere l'anima
alla merce o il rischio della malattia psicosomatica, della catastrofe,
dell'imprevisto, della pazzia. Il Nomadismo Psichico&Geografico è
l'esplorazione febbrile attraverso questa Guerra per dotarsi delle nuove
armi con le quali battersi per il proprio mondo e fondare la caosmosi cooperativa
dell'attività umana. Il metodo della ricerca è la Surrazionalità.
Nella Società dello Stress stiamo diventando tutti flusso-patici,
chi si sia lasciato prendere completamente dalla febbre flusso-patica del
dettaglio e abbia navigato per la città giorni interi esplorando
l'incredibile realtà del feticismo urbano avrà facilmente
compreso che se da una parte è vero che non c'è più
nulla in cui si possa credere, dall'altra è vero anche che, proprio
per questo, tutto sembra a portata di mano e possibile. Ovunque vi sono
indizi, tutto è generoso sapendo surfare sul Caos.
La follia striscia serena nella Metropoli ed è attraverso il rispetto
per la follia che il Surrazionale entra nel mondo delle micrologie, produce
un continuum psichico, una fluidità non informe del pensiero e dei
movimenti che lega secondo una logica soggettiva le impressioni date dagli
sguardi sui dettagli dell'architettura, della segnaletica, della merce,
dei suoi santuari e delle sue rappresentazioni, dei corpi, dei loro vestiti
e dei loro macchinismi di seduzione, lasciando che il senso venga da sé
in un perpetuo divenire seduttore, divenire vamp, divenire mago, divenire
messia, divenire wonderwoman, divenire animale, divenire comunista, divenire
femminista, divenire cazzo, divenire figa, divenire culo, divenire tette,
divenire macchina-da-sesso, divenire saggia, divenire drogato, divenire
Sonic, divenire guaritore, divenire Luther, divenire parete, divenire palazzo,
divenire vegetale, divenire albero, divenire ombra, divenire semaforo, divenire
fiore, divenire barbone, divenire ladro, divenire-quel-che-ispira-la-felicità.
Ogni volta ci credi ed è un'esperienza affascinante e misteriosa.
Ogni volta ti sembra la verità e allora tutto ti sembra vero. Prima
un dettaglio poi un'apnea dove si produce un'immagine dotata di senso, un
flash, poi un altro dettaglio, così a caso, e un altro flash, poi
una logica che leghi i due flash, all'infinito fino a impazzire, fino a
un divenire-altro (alienato?), a non essere nessuno, completamente in balìa
del caos. Tutto questo ogni volta ti porta ad un'intuizione, a qualcosa
di amaro perché importante e sensato ma che non sai se da lucido
potrai prendere sul serio senza correre il rischio di dissolverti in una
particella psichica, a qualcosa che sembra corrispondere con un aspetto
occulto del reale, ad un suo segreto. Ogni volta un mondo possibile. Il
surrazionale produce dunque un flusso continuo, non lo interrompe mai, ma
lo corregge a seconda del proprio gusto, delle proprie aspettative, delle
proprie tensioni, del desiderio e del bisogno. Ogni flash non è concatenato
automaticamente all'altro, l'istante di sogno dal quale emerge la suggestione
ti dà sempre la possibilità di tornare sognante sulla superficie
per interpretare attraverso una nuova suggestione e scegliere, facendo del
flash una sorta di Monade Temporanea. L'insieme delle monadi temporanee
concatenate produce un cordone, un vinculum substantiale che a sua volta
è una Monade Temporanea o una Polimonade. Questa monade va poi trasformata
alchemicamente sul piano della Pragmatica, nel quale i singoli flash interpretati
vanno ora sperimentati secondo le ipotesi più probabili e inverabili
e nel quale essa non si ricostituisce ma si lascia aperta in tensione con
la verifica della soggettività razionale&tecnica e con il divertimento
condividuale della superficie, del nomade danzante. La sensazione di star
giocando con cose troppo più grandi di noi si fa spesso forte, c'è
qualcosa di inspiegabile. È come se più persone che producano lo
stesso sogno in qualche modo lo inverino. Chi produce sogni e ci si perde
da esploratore restringe il campo delle probabilità fino a essere
il sogno stesso, questo è il Creazionismo! Non c'è bisogno
per forza di sostanze alteranti, siamo tutti così stressati che bastano
solo un po' di martellate alla propria identità razionale.
Questa forma di de-controllo controllato è importante saperla sperimentare
anche da soli, è un'ottima tecnica contro le paure e i flussi di
freddo che attraversano il corposenzorgani, ma per superarsi e rinunciare
definitivamente al processo che segue ogni volta di auto-in-dividuazione
è necessaria una muta, un'ecologia di affetti nella quale creare
il con-dividuo. Nietzsche in Umano, troppo umano accenna ad "un'autoscissione
dell'uomo" attraverso la quale "l'uomo ama qualcosa di sé,
un pensiero, un desiderio, un risultato più di qualche altra cosa
di sé", in questo modo tratta se stesso "non
più come individuum, ma come dividuum".
È ancora il possedersi dell'Unico stirneriano, si lotta certo contro l'individuo
liberando l'inclinazione verso il con-dividuo, ovvero verso la muta dei
dividui, ma "abbandonarsi ad essa, con tutte le conseguenze, non è
comunque 'non-egoistico'". Nel con-dividuo vi è l'auto-fondazione
di un mondo, di una verità con la quale affrontare la Guerra Psichica,
ma sia chiaro che è solo una macchina corazzata per l'attraversamento
e per la raccolta degli elementi necessari a entrare in comunicazione con
altri condividui e a preparare le detonazioni decisive. L'autoscissione
dell'uomo, prima solo requisito del genio, diventa ora intelligenza generale&plagiarista
potenziale ed è quel processo che Camatte ha definito con tutt'altre
intenzioni "il movimento della separazione arrivata al suo massimo
compimento" nel quale "la scissione che si operava all'esterno
è diventata interna". "Nella schizofrenia che si sviluppa
sulla base della frattura (Spaltung) che l'uomo non può più
dominare gli elementi da essa separati tendono ad autonomizzarsi e a porsi
ciascuno come il vero essere". Il Capitale si è antropomorfizzato
perché l'umanità non ha potuto evitare il proprio divenire-Capitale,
tutti i dispositivi sintetici come L'Ideologia, Lo Stato, Il Lavoro, La
Politica, La Legge, La Chiesa, ecc. sono divenuti dispositivi che servono
solo a scongiurare la Pazzia Collettiva Rivoluzionaria, la Grande Febbre
Feticistica. L'Essere Capitale ci sta succhiando le energie ma ci sta costringendo
anche a diventare tutti più sensibili, più mentali, forse
perché ormai non siamo altro che la mente del suo ingestibile ed
immenso CorpoSenzOrgani e i nostri corpi sue cose come tutto il resto. Questo
significa forse rassegnarsi a diventare tutti cose senzienti? Certamente
no! È meglio approfittarne per diventare condividui, è molto più
divertente! Insomma chi cerca di diffondere il nomadismo solo a parole,
fosse anche un onesto nomadismo psichico delle idee, è un ipocrita
che sa benissimo di voler scongiurare all'infinito l'intuizione iniziale.
Preferisce perdere tempo in esercizi di logica accademica e fare corpo pieno
sul concetto piuttosto che sul Pragma, celebrando in questo modo ancora
una volta l'in-dividuo separato, chiuso nel culto di se stesso e dipendente
dalla sicurezza che gli offre una riconoscibilità relazionale mediata
dalle immagini: il kitsch. Chi si comporta in questo modo ha perso (o non
ha mai avuto) la fiducia nel proprio genio poiché evidentemente ha
sempre rimosso la possibilità di essere un plagiarista, ovvero un
genio come tutti. Si rifiuta di riconoscere alla maniera del nomade (il)
Dio in se stesso e quindi non può che accontentarsi di un misero
culto di se stesso. Divenire-Dio ha molto a che fare con l'Essere Umani,
mentre divenire-il-culto-di-se-stessi ha troppo a che fare con l'essere
dei simulacri, ombre tristi o bimbi rancorosi che non vogliono crescere,
mascherati da adulti responsabili, quasi che l'essere umani negasse la possibilità
di essere bambini. Certo tra gli umani il bambino spunta fuori solo nella
banda, nel condividuo, nell'ecologia affettiva e gode solo nella distruzione
della mediazione delle immagini mitiche e nella ricostituzione della mediazione
dei feticci. I Post-Umani e il loro corpi post-organici sono ombre in fuga.
All'interno di una trama connettiva condividuale, in un vero e proprio Condividuo,
ad esempio Luther Blissett o Monty Cantsin, come in una Deriva
Illegale, in un Rave Party, nell'evento di un C.S.O.A.,
in una partita di 3-Sided Football o Psy-Kick
Soccer, in una bella festa, in una Tribe o in
una Ballotta, in un gruppo post- politico, in una bbs libertaria e in ogni
macchina consapevolmente armata per la gioia e contro l'alienazione, il
feticismo smette di avere un potere autonomizzato dagli affetti e ne diventa
il mezzo di comunicazione principale fino a restituire nella sedimentazione
progressiva di uno stile e di un'autonomia relativa la speranza rivoluzionaria
del Gemeinwesen. Dunque nella Guerra Psichica il nomadismo è l'attitudine,
la surrazionalità il metodo e il condividuo la macchina astratta
autonoma.
7. Il mio nomadismo mi sta portando all'elaborazione di molteplici piani
surrazionali d'interpretazione dell'esperienza attraverso i quali favorire
la produzione di Macchine-da-Guerra Psichica: Catapulte per il Panico Mediatico,
Arieti autoimprenditoriali per la Rete delle Imprese/Intraprese Politiche
Autonome e/o Imprese/Intraprese Sociali, Torri per penetrare nelle fortezze
nemiche e conquistare con il corpo-a-corpo i Nuovi Diritti del Nomade (Diritto al Reddito di Cittadinanza, Diritto allo
Studio e all'Autovalorizzazione Studentesca, Diritto alla Gestione di Base
dei Mezzi di Produzione, Diritto all'Alfabetizzazione Informatica, Diritto
all'Accesso Gratuito alle Medicine, ecc. ecc.), Testuggini per affrontare
la violenza dello Stato di Polizia, Carri della Danza e del Canto per l'Affermazione
dell'Isteria Celtica della Guerra (ma qualche nomadista politically correct
preferirebbe tagliare la psycho-clitoride ai nomadi, nevvero?), Testi Druidici
per la Comunicazione Antagonista e Pozioni Magiche (Panoramix trip!) per
l'Alterazione di Coscienza, Poetiche Avambarde per la produzione di Dopa,
Technomusic e Utopia Concreta, Derive Psicogeografiche Neoiste per la conquista
di una Nuova Coscienza del Territorio, Tecniche Rabdomantiche per la realizzazione
di Cartografie Frattali del Desiderio, Culti Neoisti per omaggiare la stella
danzante della Follia o, se si preferisce, per militare creativamente nel
"Bordighismo Psichedelico" poiché "forse è
solo con un atto di pazzia che l'umanità potrà liberarsi"
(Le bordiguisme psychedelique et le capital fictif- Invariance n.1), e quant'altro
sia ancora da progettare, programmare, creare, costruire&automatizzare
per rendere il nostro rivoluzionario iter aeternum sempre più efficace
e gioioso. Ogni piano surrazionale è il terreno di una battaglia
psichica e di un assalto frontale, ma è anche un ottimo motivo per
divertirsi, per scorrerie e saccheggi nelle cittadelle del Potere, per arrivare
ad un passo dalle sue fortezze, fino ad un passo dai suoi dispositivi, fino
a smascherare i maghi di Oz e a rompere una volta per tutte l'incantesimo
dell'Essere Capitale, la spaltung frattale fra Capitale e Attività
Umana. I piani surrazionali non sono definitivi poiché non c'è
schema che tenga troppo nella surrazionalità, questo però
non c'impedisce di produrne a mo' di strumenti in una sorta di strutturalfunzionalismo
differenzialista piegato ai nostri progetti e al Pragma del Desiderio. Gli
schemi surrazionali sono chiaramente modificabili lungo l'esperienza del
progetto, siamo nella sfera dello stile non dell'etica! Ogni condividuo
li realizza e li sfalda, ogni condividuo senza dover per forza avere una
forte anti-identità come Luther però, per la semplice ragione
di essere una macchina astratta, può fare, oltre che Network Locali
(la Scena, il Movimento, il Coordinamento, l'Associazionismo, il Tribalismo,
il Circuito, il Raccordo, la Comunità, la Comitiva, la Ballotta,
la Tong... fino all'Unico e alla sua molteplicità neuronale&organica,
mentale&biologica, sensibile&ecologica, ideale&affettiva, transgender&sessuale,
intenzionale&relazionale, meditativa&superficiale, scientifica&tecnica...
insomma al suo psychonetwork!, Network Globali Cooperativi, poiché
quest'ultimi non sono altro che Grandi Macchinismi Astratti i cui strani
attrattori, l'attitudine autonoma e nomadica o esigente e desiderante, sono
già basati su surrazionalismi spontanei. In uno dei miei schemi che
pubblicherò quanto prima nel Manifesto Surrazionale Neoista ho ad
esempio diviso la materia umana (perché non mi stancherò mai
di dirlo, sono un materialista storico nonostante la mia passione per il
surfing!) in 11 livelli più 1 livello eccezionale: 1. La Materia
Inerte. 2. La Merce. 3. Il Feticcio. 4. L'Individuo. 5.Il Post-Umano. 6.
L"Umano. 7. L'Umano Dividuo. 8. Il Condividuo. 9. Il Network Locale.
10. Il Network Globale. 11. La Specie o l'Eco-compatibilità Caosmica.
12. Il Vuoto o Noia o Anti-Materia. I livelli 1. 2. 3. sono energetici,
gli altri fino al livello 11. sono energetici organizzati o vitali, il 12.
non è energetico e non è vitale, è un Black Hole. Dal
2. al 7. prolifera la radicella fascicolata capitalista e i rizomi resistenziali.
Dal 8. all'11. prospera il Rizoma ma senza poter mai evitare le forme arborescenti,
con che ce la spassiamo altrimenti???, l'1. e il 12. hanno a che fare direttamente
con il Caos.
I piani sono invece livelli interpretativi&sperimentali storici, antistorici
e trans-storici che s'incrociano con quelli della materia umana (ve ne sono
di intellettuali, psichici, fantasmagorici, esoterici, ermetici, organici,
anatomici, erotici, pornografici, esperienziali, amicali, relazionali, ludici,
artistici, organizzativi, politici, tecnologici, meditativi, mistici ecc.
ecc.) dando come risultato stati di coscienza, di desidero e di bisogno,
fantasie, depravazioni, dritte informatiche, suggestioni, responsi, profezie...
Come dite? Vi sto pestando i piedi? Ma no... consideratemi in questo momento
solo come un'Incursione nei vostri buchi segreti(mmmh...), un flusso d'affetto
inorganico a distanza, un gioco (innocente? perverso? interessato?...) per
strattonare le vostre identità intellettuali... è che le
cose senzienti cui piace tanto darsi a oltranza mi eccitano un tot! Queste
però sono solo blissettate e questa è una rivista seria di
filosofia (o una pi2pa?), non vorrei che qualcuno se la prendesse... sul
serio. Insomma "la Guerra Psichica sarà lunga e andrà
affrontata su molteplici piani (per questo sono l'unico che può sperare
di vincerla...)" (Totò, Peppino e la Guerra
Psichica)!
8. Prima di passare finalmente alla descrizione della Psicogeografia
Neoista sarà necessario fare qualche breve&approssimativo accenno
sul Neoismo visto che c'è qualche mandria di bovi pigra nell'ombra
che non ne vuol proprio sapere di liberarci tutti dal peso del Mistero,
magari con una sua controstoria, facendoci muovere (...che sadica!) come
in una Massoneria della Sparizione o meglio in una Multiversità Invisibile.
Quando si ha a che fare con il Neoismo c'è poco da star tranquilli,
l'imbecille che ne cercasse la vera storia senza le chiavi giuste (...e
le chiavi si trovano step-by-step, non c'è spazio per i suckers!)
costringerebbe il proprio povero cervello sfigato a perdersi in una mole
tale di informazioni inquinate e contraddittorie da rimanere a vita in preda
ai brividi e alle paranoie! Intanto accontentatevi di sapere un Segreto,
una piccola verità, le parole d'ordine Telematiche&I******ttiane
per accedervi: "The Invisible College Rides Again"!
Vi racconterò dunque solo alcuni episodi che, tra i tanti che girano,
mi sembrano essere i più verosimili e sensati. Uno degli eventi più
significativi per capire la nascita del Neoismo è senza dubbio la
cacciata dall'Internazionale Situazionista, nel maggio del 58, per volontà
del racket di The-Bore, di uno dei suoi fondatori: l'inglese psicogeografo
Ralph Rumney. Ralph, che costituiva da solo, come Associazione Psicogeografica
di Londra(!), la sezione britannica dell'I.S., fu allontanato apparentemente
solo a causa di un ritardo di qualche giorno nella consegna di un rapporto
psicogeografico su Venezia. Ma il motivo non fu questo, gli spectosituazionisti
non erano così rigorosi come volevano far credere, altrimenti non
avrebbero passato gran parte degli anni '60 ad organizzare freneticamente
situ-feste nelle quali si strafacevano di alcolici&eccitanti finendo
interi anni senza fare un cazzo, esattamente come tutta la gioventù
di allora che tanto scientificamente tentavano di esorcizzare. Probabilmente
conviene prendere per verosimile più quel che ci dice il saggio Henry
Lefebvre che il maniaco-depresso The-Bore. Lefebvre ispirò il situazionismo
dapprima indirettamente, influenzando il gruppo Cobra con la sua Critica
della Vita Quotidiana, e poi direttamente, oltre che con la Teoria dei Momenti,
divenendo amico di The-Bore, introducendo nel gruppo il comunista-edonista-apodittico
Raoul Veneigem, organizzando seminari e condividendo con i nuovi promettenti
capetti della micro-società rivoluzionaria nascente le ragazze più
belle della comunità studentesca radicale e del giro situazionista.
È forse duro da accettare per un pro-situs, ma le cose tra i situazionisti
funzionavano proprio come in un qualsiasi altro gruppo politico maschilista.
"Ci siamo conosciuti attraverso le donne, e ricordo momenti meravigliosi,
di amicizia calorosa, in cui avevamo abbandonato qualsiasi diffidenza, qualsiasi
ambizione, qualsiasi manovra. Non so se per loro era la stessa cosa, in
particolare per Guy Debord"(H.Lefebvre-Il Tempo degli Equivoci). Uno
come Lefebvre che aveva scandalizzato la Facoltà di Sociologia di
Nanterre nel '66 con corsi come "Sessualità e Società",
nei quali sostenne coraggiosamente il diritto all'aborto, l'uso degli anticoncezionali
per evitare la frustrazione da coitus interruptus e l'amore libero, e che
aveva inverato la sovversione sessuale nella città universitaria
facendo l'agit-prop perché' si assaltassero gli edifici delle ragazze,
accessibili solo con permessi speciali, e si praticasse la psicogeografia
erotica, è facile immaginare che abbia osato con il suo amico più
di quanto gli potesse essere dialetticamente concesso: Michéle Bernstein.
Non è un caso che la rottura tra The-Bore e Lefebvre sia avvenuta
subito dopo una vacanza di pochi giorni nella casa di quest'ultimo nei Pirenei:
Lefebvre, The-Bore e Bernstein insieme&appassionatamente. Certo poi
la ragione ufficiale fu il presunto plagio di Lefebvre di un'idea del The-Bore
sulla Comune di Parigi come festa rivoluzionaria, ma quell'idea nacque durante
la vacanza, così, chiaccherando insieme. Gli Arrabbiati sostennero
alcuni anni dopo di aver occupato il Quartiere Latino ispirandosi alla teoria
di Lefebvre sulla Comune come il ritorno degli operai cacciati da Haussmann
verso le periferie di Parigi e ritornati in forza verso il centro. È forse
sensato accusare di plagio (se mai può avere senso una simile accusa
per un situazionista!) un intellettuale che ha determinato profondamente
gli eventi della propria epoca rimanendo sempre nell'ombra? È credibile
che si possa essere abbassato a scopiazzare un bricoleur come Guy? Tutta
la storia dell'I.S. è tinta più del rosa di un romanzetto
che del rosso della bandiera dei Consigli Operai. Anche Ralph Rumney fu
vittima di questo meccanismo pornofascista nel quale il discorso sulla liberazione
della sessualità e della passione era messo però tra parentesi
nel personale. Le argomentazioni sostenute dall'I.S. per l'altisonante scomunica
di Ralph sono assolutamente ridicole: "Poiché Egli Era Sempre
Più Attaccato Dall'Ambiente Che Aveva Cercato Di Attraversare E Poiché
Già (ecco il giochetto dialettico...) Gli Antichi Esploratori Hanno
Conosciuto Una Percentuale Elevata Di Perdite Al Prezzo Della Quale Si È
Pervenuti Alla Conoscenza Di Una Geografia Oggettiva, Bisognava Aspettarsi
Di Vedere Delle Vittime Anche Tra I Nuovi Cercatori! Ma Le Insidie Sono
Di Altro Genere, Come La Posta È Di Altra Natura: Si Tratta Di Pervenire
Ad Un Uso Appassionante Della Vita". Il tribunale situazionista decideva:
"Rumney Colpevole!". In realtà Ralph a forza di passeggiare
appassionatamente per le calli veneziane con la ragazza finì per
innamorarsene così follemente da scordarsi completamente dell'I.S.
e dei suoi ipocriti rigori. In preda ad un attacco di pazzia d'amore per
la ragazza e di odio per l'incomprensione dei suoi compagni decise di sposarsi
subito a Venezia, il matrimonio fu la provocazione definitiva e imperdonabile
con la quale tradiva non solo i tempi dell'organizzazione e la sua ideologia,
ma anche i vincoli (ricatti?) erotico-affettivi che lo legavano alla comunità
situazionista. The-Bore&Company non potevano accettarlo se non a costo
della paura, di una fottuta paura per la psicogeografia. Non potevano ammettere
che essa portasse veramente alla passione e che la passione avesse poco
a che fare con un meccanismo oggettivo, con degli effetti precisi! L'espulsione
di Ralph fece uscire la psicogeografia dall'I.S. e la restituì alla
passione. Il Tribunale Pop dei Neoisti ha scagionato Ralph riconoscendo
in lui il primo Neoista della Storia con una Grande Performance di Luther
Blissett a Venezia durante la Biennale '95 d'Arte.
9. Nel '77 alcuni mail-artisti dell'Oregon riuniti intorno alla Portland
Academy, un posto a metà tra un'università negativa per artisti
e un "coffee-shop", stanchi di vedersi negata la possibilità
di svoltare nello Spettacolo perché in guerra coi leccaculo, fondarono
"Il Grande Progetto per la Democratizzazione dello Star System".
Uno di loro, David "OZ" Zack, inventò la metodologia della
"Pop Star Aperta" proponendo "a tutti i nemici dei leccaculo"
della zona di farsi identificare durante le proprie performance come Monty
Cantsin. Spedirono poi decine di cartoline a compagni ed artisti di diversi
paesi, conosciuti attraverso il Network della Mail-Art, facendo decollare
rapidamente il progetto. Lo sviluppo dell'idea fu collettivo nella teoria,
nella pratica e nell'organizzazione e, tranne l'untore Zack, il contagio
non ebbe responsabili riconoscibili; l'idea cominciò a diffondersi
autoalimentandosi e ancora oggi si diffonde allo stesso modo. Nel '78 i
Monty Cantsin di Portland decidevano, forti del successo economico ottenuto
con la loro idea (grazie alla fama del loro nome ottennero con incredibile
facilità contratti discografici prima impensabili, mostre nelle gallerie
d'arte, articoli sulle riviste pop e ingaggi di ogni genere come operatori
culturali), di fondare il movimento "Ismo" che avrebbe incorporato
tutti i precedenti movimenti d"avanguardia (gli ismi). Gli Isti cominciarono
a prendersi troppo sul serio, nelle loro intenzioni vi era un arrivismo
malcelato che li destinò al flop. Il performer canadese Istvan Kantor,
che aveva trascorso buona parte del '78 a Portland frequentando gli Isti,
portò Monty Cantsin e l'Ismo a Montreal, dove insieme a Lion Lazer
e a molti giovani agitatori culturali formatisi nella scena Punk decise
di fondare provocatoriamente, contro l"eccessiva serietà di
Zack&Company, il Movimento No-Ista. Il No-Ismo si trasformò
presto in Neo-Ismo perché Kantor in preda ad una delle sue crisi
paranoidi si convinse che a causa di un maleficio di Zack nessun Monty Cantsin
nel mondo l'avrebbe potuto seguire per "La Grandiosa Strada Noista".
I Neo-Isti si rifacevano a Dada, a Fluxus, alla Mail-Art e in particolar
modo al Futurismo e organizzavano spesso mostre e happenings culturali sul
tema, manco a dirlo... del "Nuovo", interessanti più da
un punto di vista schizo-sociale che artistico. La caratteristica principale
dei primi Neo-isti fu senza dubbio una geniale demenza che li portava, a
forza di sparare cazzate su cazzate, a produrre di quelle idee che, se raccolte
da chi ha l'arte dell'Ascolto, possono cambiare il corso della storia. In
Europa i Monty Cantsin furono molto divertiti dal delirio Neo-Ista, ma la
loro formazione più vicina al situazionismo eretico e a Fluxus che
al Futurismo li portò a prendere progressivamente le distanze da
Kantor. Il Neoismo vero e proprio nasce però con l'adesione nell'82
al Neo-Ismo di un movimento di anarco-art-punks della periferia di Londra,
il movimento della "Generation Positive" che aveva come scopo
la diffusione dell' "Estetica dei Nomi Multipli" ( "Demolish
the Serious Culture!"-Smile ) : White Colors per le punk-rock band
nell''82, Smile per le riviste post-situazioniste nell''84 e Monty Cantsin
per i dividui dall''82 fino a Karen Eliot. I sovversivi di Generation Positive
introdussero man mano nel Neoismo la filosofia di vita del punk, una passione
(coscienza di classe?) per l'estrema sinistra e la Guerra Psichica e, su
consiglio della nostra vecchia conoscenza Ralph Rumney, divenuto nel frattempo
un punto di riferimento per tutti gli studenti radicali delle scuole d'arte
inglesi, la psicogeografia. Con Generation Positive Monty Cantsin penetrò
nei circuiti underground e giovanili divenendo in poco tempo a tutti gli
effetti una celebre Pop Star, tanto che Kantor, affamato di soldi-successo&culi,
arrivò nell''85 ad identificare se stesso con il condividuo neoista
a tal punto da credere di essere proprio lui il vero MONTY CANTSIN, lui,
Il Fondatore del Neo-Ismo! Iniziò così a mandare cartoline
schizzatissime a tutti i Monty Cantsin di cui aveva conoscenza diffidandoli
dal continuare ad usare il suo nome!
I Neo-Isti canadesi avevano il gusto malsano di far friggere troppo il cervello
senza mai dargli nulla in cambio e a quanto pare ancora oggi non sembrano
aver cambiato stile. Fu la Rottura e allo stesso tempo la Genesi poiché
il Neoismo non è mai stato un movimento, un'avanguardia o un network
di gruppi ma un Network di Eventi, un corposenzorgani. Il Neoismo prolifera
grazie agli scismi, per sottrazione (n-1), è questa la forza del
suo contagio, "ogni match di pubbliche ingiurie tra un ex-Neoista e
gli altri membri del suo gruppo vale dodici dozzine di grandi opere d'arte".
In sostanza, ciò cui dovrebbero aspirare tutti i Neoisti è
una virulenta rottura con il movimento. Abbandonare il Neoismo significa
realizzarlo"(da i Manifesti Neoisti di S.Home).
"Il Neoismo è catarinfrangente, una specie di Bordighismo Psichedelico.
Il miglior prodotto del Neoismo è l'antineoismo, questo perché
non esiste alcun Neoismo, è semplicemente un vuoto al cui interno
fare esperimenti, un dispositivo linguistico per rendere le critiche più
radicali ma allo stesso tempo più 'impure' e proficue"(Hakim
Bey-Fart Strike).
"Il Neoismo è la risposta al mondo del Vuoto e della Noia, è
Anti-Materia Esplosiva"(da un volantino dei Mutanti Autonomi dallo
Spazio).
10. La Psicogeografia Neoista non ha avuto una grande diffusione nel
Network degli Eventi finché non si sono prodotti due eventi particolarmente
importanti: la rifondazione nel '92 dell'Associazione Psicogeografica di
Londra da parte dell'Alleanza Neoista e di Ralph Rumney e l'invenzione nello
stesso anno del Nome Multiplo Totale Luther Blissett (non potevo che essere
il migliore no?) da parte del mail-artista newyorkese, scomparso nel gennaio
del '95, Ray Johnson. Descrivere cosa sia oggi la Psicogeografia Neoista
è un'impresa pressoché impossibile visto che esistono più
di venti associazioni psicogeografiche solo in Italia e che ognuna sviluppa
il proprio metodo secondo le esigenze e i desideri del Condividuo Locale
(che non sempre si tratta di Luther Blissett, spesso è un Centro
Sociale come a Belluno,Terni e Catania, una Crew come a Milano, Ferrara,
Roma e Caltanissetta, una Società Segreta come a Brescia, un gruppo
situazionista come a Torino e Firenze, o addirittura un altro nome multiplo
come il Diego Armando Maradona di Napoli). L'Associazione Psicogeografica
di Londra ha dato l'imbeccata a tutte quelle soggettività che sentivano
la necessità di meditare sulla propria attitudine nomadica senza
voler ricorrere a scritti incomprensibili&lontani-dalla-vita-di-tutti-i-giorni
invitandole, nel classico stile neoista, a plagiarla, a fondare 10-100-1000
associazioni psicogeografiche e a inventarsi di sana pianta le proprie tecniche.
Nel giro di un solo anno spuntavano Associazioni Psicogeografiche un po'
in tutta Europa e la notizia di questa nuova curiosa presenza dell'underground
cominciava a proliferare caoticamente attraverso le reti telematiche, la
mail-art, i siti internet libertari, gli audio-box telefonici, le 'zines,
le tribes di techno-travellers e i gruppi musicali in tourné e per
gli squats. In Italia, dopo un breve periodo in cui l'Associazione Psicogeografica
di Bologna ha fatto da scuola a tutti, la situazione è esplosa a
tal punto che non è più possibile parlare di Psicogeografia,
poiché la Psicogeografia è ovunque.
L'unica definizione per ora rimasta illesa nel gioco blissettiano e quindi
per questo forse la più condividualmente accettabile è contenuta
nel Monito V del nuovo Talmud della Critica Radicale, "L'Autonomia
Singolare o l'arte della Guerra di Classe insegnata ai nomadi, ai danzatori,
ai cyborgs, alla anime inquiete, agli infelici amanti, ai solitari e soli
e soprattutto ai comunisti sensibili" del profeta telematico Zapathustra.
Ne riporto per intero e con rispetto alcune parti:
"La PSICOGEOGRAFIA è l'indisciplina che studia gli effetti dell'ambiente urbano sui gesti, sulle passioni e sulle relazioni tra i singoli. La si potrebbe dire un gioco, se gli adulti non avessero ridotto questo termine ai passatempo cretini con cui si rendono più sopportabile una vita che non ha nulla di giocoso".
"La PSICOGEOGRAFIA è finalizzata all'instaurazione di una dominante ludica e sensuale nell'esperienza dello spazio. L'uso del gioco e della magia come criteri di ricodificazione arbitraria dello spazio urbano servono a smantellare il codice del dominio fondato sulle funzionalità del lavoro e del consumo coatto".
"La PSICOGEOGRAFIA formula di continuo nuove ipotesi cartografiche per l'interpretazione dello spazio urbano".
"La PSICOGEOGRAFIA in quanto contraddice le funzionalità dominanti dei luoghi e degli edifici metropolitani entra necessariamente in conflitto con l'ordine costituito dello spazio urbano, al punto che la rottura della legalità è spesso un metro significativo per valutarne la riuscita".
Ma la Psicogeografia a seconda del coagulo di dividui che la pratica
può essere una scienza( o meglio un Know-How) che studia gli effetti
dell'ambiente metropolitano sulla psiche umana per disvelare il moto-controllo
delle forme di vita o "Pizzardone Astratto"(Orkestrapostfordista).
Un inveramento dell'arte nella vita quotidiana con il quale riscoprire,
in una randonee frattale o in una scorreria ludico-performativa/erotico-sperimentale,
l'immediatismo del gioco, della creazione e della distruzione. Una tecnica
degli artisti per sperimentare "un'arte della superficie contro il
superficialismo dell'Arte"(DisordinAzioni). Una tecnica geomantica
con la quale interrogare l'ambiente metropolitano sul da farsi, sugli amici,
sulle tresche, sull'amore, sulla rivoluzione, sui soldi, sul futuro e sugli
spiriti. Una tecnica rabdomantica con la quale trovare i "flussi di
semio-energia" o "ley lines" e i loro incroci o "omphaloi"
per demistificare le forme di controllo del Potere agite, tramite "le
Strategie Occulte di Seduzione della Geotroniks" (Hellblazer - DC Comics), sugli spostamenti delle persone nella
città e per creare le Cartografie Geo-Autonome dei flussi desideranti.
Degli studi degli effetti precisi dell'ambiente geografico. Degli studi
per cartografare gli spostamenti già stratificati nello spazio/tempo
urbano dal Bisogno, dal Lavoro, dalla Fede, dall'Istruzione, ecc. e dal
Desiderio, dall'Attività condividuale, dall'Amore e dal Divertimento,
ecc. Una tecnica pop del Teatro Situazionautico. Una tecnica per produrre,
attraverso derive notturne in montagna, osservatori astronomici temporanei
in vista della "contro-colonizzazione dello spazio"(Associazione
Astronauti Autonomi) o per cercare contatti affettivi del 3° tipo. Un
modo per trovare " i non-luoghi dell'empatia"(Alter8) dove allestire
rave-parties illegali. Un modo per organizzare trasmissioni radiofoniche.
Un modo per riempire la città di tags e graffiti. Un modo per fare
rilevamenti psicostratigrafici attraverso i quali realizzare, come ci ha
insegnato l'artista Nito Contreras, sculture magiche
o "steli di dirottamento".
E chissà quant'altro! La psicogeografia è in questo suo senso
polifonico proprio un'indisciplina, un'attitudine di cui non possiamo più
far meno se non rinunciando alla scoperta di noi stessi e del nostro mondo
autogestito di affetti, di impegni e di giochi. Il Desiderio, la Vita, Le
Corporeità Insurrezionali, il Condividuo, La Guerra Psichica, lo
Stile, la Pragmatica e l'Autonomia si poggiano su un Piano Psicogeografico,
il Piano d'Immanenza che si dispiega sotto il Nomade.
11. La teoria rabdogeografica del traveller e "Grande Maestro di Rabdomanzia" Tom Graves ha portato molte delle mie condividualità ad accantonare definitivamente la psicogeografia di impostazione situazionista (con grande rammarico di Rumney...). Nella Deriva Rabdogeografica l'équipe dei dividui rabdomanti entra in "agganciamento di fase" con l'ambiente circostante e rileva la presenza delle leylines, ovvero degli allineamenti caosmici, che attraversano il corpo panoramatico della metropoli. La Metropoli Postmoderna è vissuta come un tessuto connettivo di traiettorie e "surluoghi"(R.A.M.) che obbligano i flussi di corpi, di informazioni, di merci e di desiderio su percorsi psicogeografici prestabiliti (esiste chiaramente anche una psicogeografia del dominio) e a tappe surdeterminate (per una spiegazione esaustiva della Metropoli Postmoderna come Metropoli Traiettoriale rimando al capitolo "Della Guerra Psichica nella Metropoli Traiettoriale"). Trovare un allineamento, un omphalos caosmico o un agglomerato psichico di mezz'aria significa mettere in discussione le traiettorie e i surluoghi e ridisegnare la geografia della città in base a una strategia del desiderio e del dono invece che dello scambio. Una ley-line è l'allineamento folgorante di edifici o luoghi psicogeograficamente rilevanti e l'équipe può individuarne una, non solo socializzando le impressioni ricavate durante le derive metropolitane, ma anche con l'analisi di carte topografiche. Quando la disposizione dei luoghi segnalati presenta qualche regolarità sorprendente per tutti, si può formulare pretestuosamente l'ipotesi dell'allineamento caosmico. La ley-line rabdogeografica non è né vera né falsa, è una costruzione soggettiva e condividuale che rivela la condivisione temporanea di una forma di vita tra i membri dell'équipe psicogeografica, un po' come le ley-lines percorse dai popoli sciamanici nelle esperienze 'Out-of-Body' di cui ci parla Paul Devereux nella sua Guida per Cacciatori di Ley-Lines. Nell'analisi delle carte topografiche la tecnica usata per scovare ley-lines, omphaloi&agglomerati psichici di mezz'aria è "lo scaling", tecnica rubata agli architetti postmoderni per meglio sintonizzare gli Attacchi Psichici contro di loro e le loro cagatine. Lo scaling è "la tecnica che nega il valore, il valore "d'origine" del corpo umano e della terra, in modo che questi dati non siano più i referenti di un'Architettura di valori e che nei progetti non vi sia una singola scala, un singolo luogo o un singolo dato, ma sempre una molteplicità di dati e di referenti"(Eisenman-Controspazio n.1 '92). Belle parole che servono solo a dire "non me ne frega un cazzo delle persone che avranno a che fare con i pasticci che mi diverto a progettare": siano i condividui, le mute dei nomadi, a decidere cosa è buono e non per il movimento dei loro corpi e per la terra! Con lo scaling antagonista stabilirò dei valori emergenziali di abitabilità connettendoli direttamente con i nuovi stili di vita delle mute nomadi metropolitane e riscatterò le corporeità insurrezionali, nel frattempo non mi farò più sedurre dagli architetti, neanche da quelli nomadisti, non ci si può fidare di gente che popola la metropoli solo di concetti! Nel prossimo edificio in costruzione di un Eisenman aspettatevi il mordi e fuggi dei Techno-condividui! La ricerca/produzione di ley-lines è dunque una delle tecniche che ho ritenuto più efficaci per il mio progetto di decostruzione della Metropoli Traiettoriale e di accelerazione dei processi costitutivi della Geo-Autonomia. Fondamentale infine per la diffusione delle scoperte rabdogeografiche è la produzione di bollettini o newsletter, di documenti telematici, di volantini e manifesti che rendano pubbliche le nuove relazioni vicinali prodotte, queste cose funzionano quando quanta più gente possibile ci flasha positivo. "Sono un ragazzo fortunato perché mi hanno regalato un sogno, sono fortunato perché non c'è niente che ho bisogno" (Lorenzo Cherubini).
12. Nonostante il mio amore per le manifestazioni dialogiche, sincretiche,
polifoniche, nomadiche-schizoanalitiche, eterotopiche e frattali del pensiero,
armi per il "controstrutturalismo sensibile"(Orma Nomade-VNS Matrix),
non posso proprio unirmi al coro di chi sputa, spesso acidamente, sulla
dialettica come se fosse sepolta sotto chili di merda, in particolar modo
quando si tratta di una dialettica negativa e radicale o meglio di una "Dialettica
Spezzata" (Massimo Canevacci- Sincretismi).
Quando si ha a che fare con la realtà nuda&cruda della Pragmatica,
quando vi è un'emergenza, la scelta da fare è alla fine sempre
una sintesi appartenente a un movimento finito micro-dialettico. "I
Neoisti credono nella potenza della Pragmatica per questo non sottoscrivono
lo studio della Logica così come si svolge nelle Università
e in altri istituti autoritari. La Filosofia Neoista deve essere messa alla
prova per le strade, nei pub, nei night club, negli illegal raves, nelle
discoteche e negli squat, essa presuppone la creazione di una cultura comunista
autonoma, non astrazioni teoriche"(Stewart Home).
Il neoista o il dividuo ogni qualvolta si trovi davanti ad un ostacolo particolarmente
pericoloso che metta a rischio il suo Stile, cioé la sua personalità
stratificatasi negli affetti e nelle esperienze, non può non affrontarlo
dialetticamente. Si tratta di fare sempre la cosa giusta, ovvero la micro-sintesi,
poiché ogni concessione "è un lento assorbimento nel
sistema che annulla progressivamente la personalità e sputa in faccia
al desiderio" (Harry Kipper-Hot Blades). L'affermazione della propria
differenza sulla terra deve fare i conti con la storia, deve unire nichilismo
e coscienza storica, i due elementi necessari per la distruzione dell'ordine
esistente, l'Ordine della Storia. L'esplorazione psicogeografica di volta
in volta costringe il nomade a confrontarsi con la storia ponendolo davanti
ad un processo micro-dialettico, ogni micro-sintesi dividuale è un
colpo destratificante alla Metropoli dell'Essere Capitale, ogni micro-sintesi
condividuale è una vera e propria destratificazione, ogni micro-sintesi
di un Network Locale produce un campo geo-autonomo differenziale. Senza
un progetto preciso, senza Orizzonti Assoluti precostituiti! Non vi è
Dialettica, vi è solo una tensione dialettica che non giunge mai
ad una Sintesi Drammatica, è per questo una dialettica spezzataµlogica.
I nomadi nelle metropoli la vivono tutti giorni e la chiamano "veleno".
È il veleno iniettato nei nostri corpi dallo stress della Guerra Psichica
e che sta producendo invisibilmente la risposta pragmatica dei nomadi: la
Geo-Autonomia, lo spazio ecologico dove poter affermare liberamente le differenze
della soggettività, il campo differenziale. John Mc Tiernan, il regista
della serie "Die Hard", ci dà brevemente un'idea di come si sia
trattata fin'ora la differenza interna: "Per gli strutturalfunzionalisti
è un elemento disfunzionale, per i liberali più avanzati è
l'elemento innovatore, per gli antropologi delle società complesse
è l'alterità da studiare(con tutte le ambiguità che
l'antropologia si porta dietro), per i vetero-marxisti di partito è
materia grezza da ricomporre. Insomma essa è stata sempre vista dall'esterno.
A che scopo? Reprimere, sussumere, educare, guidare e rappresentare. La
differenza invece deve affermarsi da sé e produrre da sé le
analisi della fase e delle tendenze, con un suo metodo originale."(By
Post Politics).
Non ci rimane allora che spingere i nuovi mondi verso la superficie, overground... e passeggiare.
Luther Blissett
militante psicogeografa
" ...è indecifrabile questo movimento,
inedita sintesi di occultismo, marxismo,
arte concettuale e discoteca"
NOTE
1. Nome di strada di Parigi il cui significato letterale sarebbe: sollevare le sottane alle monachelle.
2. Cittadina che fu sede della più celebre fabbrica francese di tele dipinte.
3. In argot: la fica.
Dalla cassetta degli attrezzi:
- La 2 Cavalli da Guerra di D&G
- Michel Serres, Passaggio a Nord-Ovest, ed.Pratiche
- Omar Khayyam,Il Deserto del Nulla, a cura di A.Veneziani, ed. Il Segnale,
- Henry Lefebvre, Il Manifesto Differenzialista e Critica della vita quotidiana1&2, ed.Dedalo, Il Tempo degli equivoci, ed.Multhipla
- Benjamin Péret, La Cometa del Desiderio, ed. Arcana
- Isidore Isou, Manifesto per lo Sconvolgimento dell'Architettura, ed.GrAtis
- Hugues de Payen, Iter Aeternum, ed.Grafton9
- Friedrich W. Nietzsche, Umano, troppo umano, ed. Newton&Compton
- J.Camatte, Il Capitale Totale, ed.Dedalo
- G.Cesarano e G.Collu, Apocalisse e rivoluzione, ed.Dedalo
- Wolf Woland, appunti per il bilancio di un'epoca, in Terrorismo o Rivoluzione di R.Vaneigem, ed.Nautilus
- Hakim Bey, A Ruota Libera-Miseria del lettore di TAZ, ed.Castelvecchi,
- La Guerra dell'Informazione, tradotto in rete da T.H.E. Walrus e T.A.Z. , ed. Shake underground
- P.Virilio&S.Lotringer, Pure War, ed.Autonomedia
- Massimo Canevacci, Sincretismi, Costa&Nolan
- Martignoni&Morandini, Il Diritto all'odio, ed.Bertani
- Toni Negri, Il Lavoro di Giobbe, ed. Sugarco
- Rev. William Cooper, Sesso Estremo 2, ed.Castelvecchi
- Zapathustra, L'Autonomia Singolare, autoprod. AvANa
- Luther Blissett,Totò, Peppino e la Guerra Psichica, ed.AAA
- Luther Blissett, Mind Invaders, ed.Castelvecchi
- Stewart Home, Assalto alla Cultura, ed.AAA e Manifesti Neoisti su Av.A.Nabbs
- Richard Neville, PlayPower, Milano Libri Edizioni
- Italia Overground, a cura di Sandrone Dazieri, ed.Castelvecchi
- Rave Off, a cura di A.Natella e S.Tinari, ed.Castelvecchi
- Roberto Bui, Transmaniacalità e Situazionauti, ed. Synergon
- Andrea Tiddi, Abitare l'emergenza, Grande Raccordo Autoproduzioni.
- By Post Politics (Politica Per Posta/Attraverso la Post-Politica), a cura di Piero Valentini, ed.Kontagio
- Paul Devereux, The New Ley Hunter's Guide, Gothic Image Publications
- Tom Graves, Le Tecniche del Rabdomante, ed. Red.Studio
- Per il Culturismo della Critica: Giovanni Paolo 2, Veritatis Splendor, ed. San Paolo
- Nando Vitale, Cyberguide, ed. Datanews
- Ron Hubbard, Le Dinamiche della Vita, ed. Dianetics
- L'Immigrato Totale e Sociologhi dei Piombo a Tempo, Cattivi Maestri, autoprod. Cascina Occupata
- Nuovi Alfabeti dei PVC, Elettrodomestico, Manga rec.
- Know-How Psicogeografico dell'OrKestrapostfordista, Techno Co-attitudine, autoprod. Radio Blissett
- "Lo straniero", dei Sangue Misto, SxM, Century Vox
- "Are we here?", Orbital, Internal rec.
- "Out Now!, Psichick Warriors ov Gaia", katharos rec.
- "Ogni singolo giorno dei Casino Royale", Sempre più vicino, Polygram
- "Devo avere una casa per andare in giro per il mondo", degli Assalti Frontali, Conflitto, autoprod. HC Musicaforte
- Il Walkabout nelle Piste dei Sogni
- La Cerca Druidica nei boschi per l'Albero Sacro.
- Tutti i popoli ley-hunters che non hanno mai smesso di cercare l'allineamento caosmico
- "Comontismo per l'ultima Internazionale", numero unico '72
- "Controspazio, Architettura Urbanistica" n.1 '92
- "Luther Blissett, Rivista Mondiale di Guerra Psichica" n. 0, 1&2
- "Re:Action", Newsletter of the Neoist Alliance n.3 '95
- London Psycogeographical Association, Newsletter n. vari
- "Torazine", rivista rave-pop n. 0
- "BlueDerive, La seconda Rivoluzione Sessuale" n.speciale
- "Transgressions, A Journal of Urban Exploration", n.1 '95
- "DisordinAzioni, Bollettino d"arte urbana" n.3 '96