Messe nere e droga, satanisti in manette
Invito a spedire all'e-mail di Repubblica (<larepubblica@repubblica.it e b.palombelli@repubblica.it), perché venga pubblicata tra le Lettere o almeno presa in considerazione, una comunicazione come quella che abbiamo appena spedito noi, con altre parole, magari più breve e senza quel tipo di conclusione, ma analoga nel contenuto, e possibilmente con Dimitri nominato nel subject.
Troviamo deontologicamente inqualificabile che la cronista
Ambra Somaschini, nell'articolo intitolato "Messe nere e
droga, satanisti in manette" (La Repubblica, domenica 7/11,
pag.23), riferendosi a Marco Dimitri, abbia scritto: "...
[tra gli indagati] c'è Marco Dimitri, il leader dei Bambini di
Satana: dopo essere stato un anno in carcere per violenza su un
minorenne...". Per quella e per altre accuse - tanto infamanti
quanto campate in aria - Marco fu assolto nell'estate del '97,
non per "non aver commesso il fatto", bensì
perché tale fatto "non sussisteva". Dopo un anno
di "custodia cautelare" (che evidentemente Somaschini
fraintende per pena comminata), assistemmo a un processo senza
prove, farcito di testimonianze inattendibili e contraddittorie
di pseudo-"pentiti". I capi d'imputazione furono demoliti
uno per uno in una sentenza d'assoluzione di ben 800 pagine. Non
sta a noi compiere questa mossa, ma speriamo vivamente che i legali
di Marco querelino la suddetta cronista per diffamazione.
Approfittiamo dell'occasione per esprimere la nostra solidarietà
a Marco e ad Alessandro Chalambalakis, noi e non solo noi faremo
tutto il possibile per difenderli dall'incontrollabile moltiplicarsi
dei teoremi inquisitori. Chi conosce Marco di persona (nel mondo
della cultura bolognese, dei centri sociali, della sinistra antagonista),
sa bene in che disperate condizioni si trovi, che per mangiare
deve ricorrere alla generosità degli amici, che lo IACP lo vuole
sfrattare per morosità etc. Quando lo vediamo sospettato di...
finanziare il narcotraffico, di truffa, usura, estorsione, ci
viene da ridere per non piangere.
Fabrizio P. Belletati
Giovanni Cattabriga
Luca Di Meo
Federico Guglielmi
(scrittori)
Bologna, 7 novembre 1999