08 Oct 1999
Difendere Marco Dimitri con ogni mezzo necessario
Si riaprono le danze: nuove, impressionanti montature, cfr.
di seguito, contro il gruppo dei Bambini di Satana, in attesa
del processo d'appello (gennaio 2000). Ormai è chiaro che diversi
PM in giro per l'Italia, per motivi di puro carrierismo e mania
di protagonismo, salgono sul carrozzone dell'emergenza-sette,
rastrellano i più sputtanati milieux di scoppiati e mitomani,
producono teoremi in cui vengono coinvolti sempre gli stessi personaggi
(nel frattempo prosciolti, assolti, alcuni addirittura deceduti).
Come escludere che ciò avvenga anche per rendere le acque più
torbide in vista dell'appello e favorire la collega Lucia Musti,
che riapre un processo senza alcuna prova né testimonianza attendibile?
Quella che si gioca sulla pelle di Marco Dimitri è una strategia
di annientamento sistematico, di tortura e annichilimento psico-fisico.
Lo si vuole probabilmente spingere al suicidio per poi dire: "Visto?
Se si è ammazzato, vuol dire che qualcosa aveva fatto!".
Dall'assoluzione in avanti, Marco - nullatenente, impossibilitato
a pagare il proprio avvocato, e per di più con lo sfratto che
gli pende damocleamente sul cranio - è rimasto il bersaglio di
una miriade di gesti arbitrari da parte delle forze di Pubblica
Sicurezza (pfui!), minacce, denunce campate in aria etc. Per un
po', il fatto che a Bologna ci sia stata una mobilitazione di
centri sociali e realtà autogestionarie ha tenuto a bada i domini
canes, ma evidentemente il Giubileo non può iniziare senza che
sia stato eliminato il capro espiatorio di sempre... Esortiamo
Marco a tenere duro, a non dar loro alcuna soddisfazione. Le persone
che, a Bologna, si mobilitarono in occasione della prima montatura,
non staranno zitte né ferme di fronte al protrarsi di questi
episodi. Noi del Luther Blissett Project - che, ricordiamo, siamo
a nostra volta citati in giudizio da Lucia Musti, che ci accusa
di averla "diffamata" - abbiamo sostenuto Marco come
potevamo, con controinformazione, feste, collette etc. Ora invitiamo
chiunque voglia impedire l'irreparabile, indipendentemente dalle
opinioni personali sulle idee dei BdS, a sostenere la lotta di
Marco, CON OGNI MEZZO NECESSARIO, diffondendo l'informazione sul
suo caso, e se possibile versando qualche soldo sul suo c.c.p.
(n. 28479400, intestato ad Allegra Calderoni).
Di seguito - e scusate la lunghezza - riportiamo alcuni messaggi
con cui Marco, dopo aver letto alcuni articoli del "Messaggero"
(che includo), presagiva il proprio coinvolgimento in una vicenda
a cui era assolutamente estraneo.
Per ogni dettaglio/chiarimento sulle vicende dei BdS, cfr. Luther Blissett, *Lasciate che i bimbi*, Castelvecchi, Roma 1997, e il n.3 dei *Quiaderni rossi di Luther Blissett*, Grafton 9, Bologna 1999.
Luther Blissett Project - Bologna, 8 settembre 1999 (nessun armistizio!)
From: "Bambini di Satana"
Subject: articoli
Date: Thu, 7 Oct 1999
(lunedì e martedì scorsi... il messaggero)
Orge e stupri: ecco il mulino del diavolo
Sacerdotessa pentita rivela: nel parco di Veio sesso, riti e violenze nel nome di Satana
di FABRIZIO VENTURINI
Frasi scritte col sangue alle pareti, resti di un serpente
intorno a mozziconi di candele, gatti ed uccelli morti per terra,
fetore di muffa e depravazione nel buio. Ma in quel vecchio mulino
sul torrente che lambisce i ruderi etruschi di Veio (Isola Farnese),
prima di cadere in un orrido dove diventa cascata, è un
brivido freddo che ti corre lungo le spalle a suggerire che, lì
dentro, la notte si manifestava ai suoi adepti un demonio ghignante.
Evocato e adorato con lugubri rituali, a base di recitativi blasfemi,
di cruenti sacrifici animali e di sesso collettivo con orge sfrenate,
stupri di gruppo, pratiche sadomaso, Belzebù compariva
nel vano di una finestrella preceduto da flebili raggi di luna
che illuminavano un baldacchino barocco addobbato di sete, velluti,
damaschi. E lì, avvolto in un teatrale mantello e in un
cappuccio color della pece, dal quale saettavano due occhi spiritati,
il Grande Mago Nero celebrava insieme con seguaci inebriati ed
inebetiti da beveroni stupefacenti le cerimonie per l' unione
fisica e spirituale con il Maligno: matrimoni, battesimi, confessioni,
preghiere al contrario, dedicate a Satana, cioè, invece
che al Padre Eterno...
A riferire questo racconto con altri particolari - alcuni agghiaccianti
ed alcuni incredibili - al dottor Antonio Del Greco, dirigente
del commissariato di Tivoli, è stata un'ex commerciante
romana di 40 anni residente oggi a Tivoli, che sarebbe stata plagiata
dall'amante, il Grande Mago Nero: un professionista dedito all'hobby
del satanismo a pagamento - nel quale la polizia riscontra spesso
evidenti implicazioni con il lenocinio, la truffa, la violenza
sessuale - che con il suo fascino sinistro e con le sue capacità
affabulatorie l'avrebbe indotta nello stato di soggezione psichica
in cui si sarebbe presentata recentemente ad un frate chiedendogli
di esorcizzarla dal Diavolo. Sentendosi una sacerdotessa di Satana,
la signora sarebbe stata inoltre convinta a lasciar la famiglia,
l' attività, l'impresa e a consegnare al Grande Mago Nero
parecchi milioni per la sua demoniaca accolita.
Quanto di ciò corrisponda realmente ad una pur distorta
e delirante realtà, è una materia ancora al vaglio
scrupoloso degli investigatori. I quali però, nella mattinata
di ieri, durante il sopralluogo a Veio presso il mulino erroneamente
identificato con una chiesetta sconsacrata - c'è ancora
una antica pietra molare sul greto del torrente - hanno trovato
i primi riscontri al dettagliatissimo racconto della donna. Nessuna
traccia del baldacchino sul quale, durante le messe nere, sarebbe
stata violentata più volte con altre donne da seguaci della
setta che avrebbe tratto la sua denominazione - "Burgum"
- da uno dei tanti nomi attribuiti al Maligno. E che ieri è
stato trovato scritto con sangue alle pareti del rudere, in attesa
da anni di una redenzione edilizia che lo trasformi in ristorante.
Le prove dei consessi satanici che si sarebbero tenuti ogni primo
lunedì del mese, nel vecchio mulino posto ad una manciata
di chilometri dalla via Cassia e nel punto esatto dove nella notte
del solstizio di estate del giugno 1986 fu misteriosamente assassinato
con un colpo di pistola al cuore il giovane Luciano Tarek Hani
- delitto rimasto insoluto - accreditano, comunque, il racconto
della donna. Per i poliziotti, non è stato facile raccoglierla.
E tradurla in denuncia con nomi, fatti, date, circostanze ben
precise. Segnalata da tempo come adepta di sette sataniche, più
volte seguita ed interrogata sovente in merito alla sua consuetudine
con ambienti satanisti romani, la donna si era sempre trincerata
in un doloroso mutismo. Solo alla fine ha acconsentito a vuotare
il sacco. E in base al suo racconto, è stato squarciato
il velo di esoterica omertà, che copriva la setta nelle
sue nefandezze notturne. Così, sette persone di varie città
- tra le quali il Grande Mago Nero - son già state identificate.
A loro carico, si ipotizzano i reati di violenza sessuale, di
maltrattamenti ad animali, di truffa. Qualora gli "incroci
di dati" disposti dal dottor Del Greco ne evidenziassero
però il coinvolgimento in storie analoghe e precedenti,
la loro posizione potrebbe pure peggiorare, a dispetto del diavolo.
L'INCHIESTA
Siti demoniaci su Internet: anche così il Mago Nero reclutava i nuovi adepti
di CATERINA CIAVARELLA
Il patto con Lucifero era siglato su una pergamena con il sangue,
e il contratto legava indissolubilmente l'adepto con la setta
satanica. E se qualcuno cercava di ribellarsi, bastava che i santoni
dell'organizzazione alludessero alla maledizione del diavolo e
alle foto delle orge scattate durante le messe nere. Per partecipare
al rito satanico, durante il quale veniva invocato Belzebù,
bisognava versare ogni volta decine di milioni ai maghi, gli unici
che potevano interpellare direttamente il Maligno. I riti, che
si tenevano ogni primo venerdì del mese nei ruderi di un
vecchio mulino al Parco di Veio erano accompagnati dal sacrificio
di gatti e galline, da rapporti sessuali e da parecchi milioni,
che ogni volta passavano dalle tasche dei "fedeli" a
quelle dei sacerdoti di Satana.
Si allarga l'orizzonte dell'inchiesta del commissariato di Tivoli,
dopo il racconto di una quarantenne, che, completamente plagiata
dal capo indiscusso della setta, il Grande Mago Nero, avrebbe
versato oltre cinquecento milioni nelle tasche dell'uomo. È
la figlia di un diplomatico, abita vicino Tivoli ed ha confidato
al dirigente del commissariato Antonio Del Greco anni e anni di
minacce, estorsioni e violenze per chi, come lei - ma le vittime
sarebbero centinaia - aveva deciso di affidarsi a Lucifero per
risolvere i suoi problemi. "I riti - ha raccontato la donna
agli investigatori - si svolgevano in gran segreto, con un veloce
passaparola tra tutti i partecipanti". I nuovi adepti venivano
contattati sia tramite degli spot televisivi, dove si offrivano
delle consulenze magiche, sia attraverso due siti Internet, Satana
e Spiritica.
Dopo i primi riscontri sono partite le denunce per associazione
a delinquere finalizzata alla truffa, estorsione e maltrattamenti
di animali nei confronti di sei persone: due capi organizzatori
degli "Eletti di Satana" che opera principalmente a
Roma e quattro di altre organizzazioni, che avrebbero collegamenti
strettissimi con altre sette del nord Italia. Uno dei denunciati
sarebbe il capo di una organizzazione già finita anni fa
nel mirino degli investigatori Satana ed è famosissimo
nell'ambiente dei "cappucci neri".
Comunicato stampa dei "Bambini di Satana", 5 ottobre 1999
A ridaje con i deliri
Mi chiedo se ci sia da ridere o piangere. L'unico "capo" di "setta satanica" finito nel mirino degli investigatori anni fa sono appunto io, Marco Dimitri. A poco importa il fatto che da sempre io mi firmi "presidente", che io sia il fondatore di un GRUPPO PAGANO e non di una "setta satanica"[...] Uscire assolto "poiché il fatto non sussiste" serve ben a poco quando chi muove il mirino è appunto una macchina ben complessa oltre che disinformata [...] Gli episodi demenziali riportati dall'articolo che allego non hanno nulla a che fare con la filosofia motrice del vero pensiero satanista. Siamo, come si può notare da una normale ricerca, l'unico gruppo satanista in Internet. Filosofia, forma di pensiero, metodi si possono tranquillamente leggere nelle nostre pagine. Ovviamente il sito "satana" (satana.it satana.com ecc.) e il sito "Spiritica" non esistono. Spot pubblicitari in cui qualcuno invita la gente ai riti? Che spreco di inchiostro! Articoli come questo sono per noi un oltraggio alla nostra forma di pensiero. Miliardi? Ma che state dicendo / scrivendo!!!!
Comunicato Stampa dei "Bambini di Satana", 7 ottobre 1999
Satana e Roma
Non è facile avere le parole in questi casi. Vivo la mia vita, fastidiosa per alcuni, meravigliosa per me. Non vedo Roma dal 1990, oggi sono accusato di avervi commesso crimini, stupri. Questa mattina la Squadra Mobile di Bologna ha perquisito la mia abitazione prelevando un cappuccio, un teschio di marmo, una tonaca, 4 foto di Lucia Musti regalatemi da un fotografo di "Repubblica" un computer portatile. La meraviglia è apparsa sul mio volto dopo avere letto quali erano i presunti coimputati. Uno è Efrem Del Gatto (Sergio Gatti), grande intuizione, peccato sia morto circa tre anni fa. Di fronte a questi episodi che mi accadono RIPETUTAMENTE non posso che rimanere amareggiato da una giustizia che non mi ispira più fiducia alcuna. Di fronte a questi episodi dichiaro che non getterò la spugna. In gioco ci sono le libertà d'espressione e di pensiero dei cittadino.
Grazie della Cortese attenzione
Marco Dimitri Bambini di Satana
Comunicato Stampa dei "Bambini di Satana", 8 ottobre 1999
Accuse e coimputati
Pubblico Ministero Dott. Francesco Polino
Coimputati:
1) Mita Walter Leonardo (era iscritto circa 10 anni fa a questa
associazione e successivamentem un mese dopo circa, dimesso dal
consiglio poiché creò un gruppo suo denominato "Eletti
di Satana" assieme a Patrizia Silvestri (l'amante) ed il
marito della Silvestri.
Mita non lo vedo quindi da 10 anni circa. Nemmeno l' ho sento
telefonicamente.) nato a Gravina di Puglia l'11 05 1959.
2) Gatti Sergio in arte Efrem del gatto di anni 55 circa con studio in via Francesco Boldi (in realtà Efrem del Gatto è deceduto da tre anni ma questo, chi ha composto l'accusa evidentemente non ne era al corrente. Notasi che nella denuncia non viene scritto "deceduto" ma addirittura CON studio (la vera via è Dino Frescobaldi e non Francesco Baldi). Efrem ha quasi 60 anni... aveva... ed era conosciutissimo.
3) Palladino (c'è solo il cognome...) di anni 60 circa, commercialista con studio in Roma in via Britannia.
4) Cervellione Mariano nato a Roma il 9 07 1955 residente in Ardea via Valle di S. Lucia 11 per i reati 110, 609 bis, 640,644 C.P.
Mi hanno perquisito casa per trovare su richiesta del P.M. documenti occultati, sostanza, materiali o strumenti utilizzati per lo svolgimento di attività illegali inerenti ai reati contestati.
Mi hanno preso una tonaca, un cappuccio, un candelabro acquistato
in via ugo bassi durante le feste natalizie... un teschio di marmo
i registri degli iscritti, un computer portatile col quale tentavo
di fare pagine internet per intascare qualche soldo... tutti gli
ambienti sono stati filmati dalla squadra mobile, tutti!!!
un mare di dischetti che ho in uno scatolone non sono nemmeno
stati visionati, cercavano videocassette girate a Roma, ho un
mare di films in whs e sono solo state visionate 3 videocassette
conteneti "arma letale" "l'uccello dalle piume
di cristallo" "Casper" è stato sequestrato
il foglio con cui il consiglio dimesse Walter Mita, unico degli
accusati che conoscevo a parte il defunto Efrem...
Tutte le sere ero con Alessandro Chalambalakis (il vice presidente)
qua nella mia abitazione, poi mi collegavo in internet per scaricare
la posta e chattare con un mio amico di Alessandria allo scopo
di evitare il costo interurbano...
Ora, mettiamo il caso che il reato sia accaduto quando efrem era vivo, nel 1996... io ero in carcere!!!! ci restai sino al 1997
Questi, sono attentati al sacro, cioè alla libertà
di associazionismo di qualsiasi natura culturale, di pensiero
ed opinione.
Scusate ma sto un po' di merda, i miei nervi mi procurano tremori,
palpitazioni e a volte colassi. Ero riuscito a staccarmi dal tavor
e in questi ultimi giorni mi è toccato riprenderlo perché
non riuscivo più a dormire, a rilassarmi, a non tremare
come un eroinomane.
Grazie
Marco Dimitri