Tue, 30 Mar 1999

Beffa al Carnevale di Cento?

Saluther!

Kaixo...da Luther in esilio nel Paese Basco.

Vi scrivo, fratelli, per raccontare codesta bazza che ho dovuto lasciare incompiuta poco prima di partire per questo ameno luogo.

Io vivo, in Italia, nella ridente cittá di Cento, non lontano dalle Due torri. Capita che a Cento ci sia da svariatissimi anni un sipatico carnevale che rompe di anno in anno sempre piú il cazzo alla gente, comune, a cui non gliene puo fregare di meno della Kermesse, come viene chiamata, ma che deve sottostare alle regole poliziesche e totalitarie che l'organizzatore, di concerto con mle autoritá comunali, impongono alla intera cittadinanza nelle 5 gionate stabilite.

Aggravante da non sottovalutare, questo organizzatore è un "privato", non nell'accezione greca di "idiotes", che specula schifosamente su una cosa che assolutamente, con buona pace di antropologi e sociologi del costume, dovrebbe appartenere a tutti in quanto patrimonio..culturale.

Soldi di qua soldi di lá, suolo pubblico confiscato, impossibilitá di accedere a qualsiasi luogo del centro, come le chiese di cui diró, per mezzo di transenne, o meglio cortine di ferro, e schifosi pizzardoni corpulenti tipo "buttafuori".

La cosa viene vissuta in modo tanto piú grave negli ultimio anni, da quando cioé nientemeneo che le autoritá ecclesiastiche della cittá (Q?) hanno iniziato a lanciare i loro strali contro la manifestazione, dato che impedisce ai fedeli di recarsi alla santa messa, per l'orario di chiusura, e in piú va a straripare dritta dritta nella quaresima..confondendo sacro e profano, lecito e illecito. Nell'edizione passata del a carnevale un Prete e un drappello di suoi seguaci arrivano adddirittura a inscenare uno squallido sit-in di fronte alla chiesa principale, facendo intervenire i carabinieri, e finendo, miseramente, su Striscia la notizia. Questo lo scenario.

Alla fine di gennaio decido che è giunto il momento di intervenire fattivamente sulla situazione che si è creata, miscela esplosiva di interessi eco-nomici, rivendicazioni pseudo culturali (si pensoi che é sorta anche una "associazione per la ircostituzione della cultura e della tradizione del carnevale di Cento"...o qualcosa del genere), cisarolismo radicale ecc. ecc.

Prendo un biglietto omaggio, con l'aiuto di uno scanner e altre cazzate elettroniche ne fabbrico un altro uguale, solo recante la scritta lb project, come fosse lo sponsor, e stampato su un mero foglio da stampante.

Ho quindi spedito la lettera al mitico carlino, lettera che conteneva anche il biglietto di cui sopra.

Due giorni dopo, risultato ben oltre le piú rosee aspettative: sul giornaletto non si parla quasi d'altro: prima pagina, titolone a tre colonne...articolone all'interno e pure sul "nazionale"! che mi venga un colpo..é possibile? gli articoli sono veri e propri deliri..parlano di mille persone entrate gratis al carnevale..smerciatori mascherati..bagarini senza scrupoli!!! e tutto senza che io abbia scritto nulla di tutto ció! nella lettera da me inviata infatti l'unica cosa che dicevo era che "non si puó piú andare avanti cosí, perché bisogna rispettare il lavoro altrui, queste cose andrebbero punite con fermezza..ecc. ecc. con stronzate sempre piú grosse!...e uno specchietto per le allodole dei piú beceri.."ho trovato questo biglietto che allego alla presente vicino alla chiesa di s.biagio" che sarebbe la chiesa di cui parlavo nella precedente mail. Nell'articolo, accanto alla foto del biglietto, si diceva che " forse si puó trattare di un altro atto contro il carnevale..dopo il sit in dell'anno prima...touché! e giú a sproloquiare di attentati..cazzate di immani dimensioni.. e tutto per cosa...perché uno stronzo qualsiasi (nella persona di me stesso) ha spedito un biglietto che non avrebbe potuto passare nessun controllo..neanche il piú sommario dei piú sommari! capito? ci vuole poco per fare una notizia..comunque presto vi spediró una rassegna stampa per consolidare il tutto.