Associazione Psicogeografica di Bologna:

LA SEPOLTURA DEL CRICETO

Nick è morto. Nel pomeriggio di sabato 23 novembre 1996, il suo corpo è stato ritrovato sulla terrazza di un membro femminile dell'APB, nell'East End bolognese. Rigido, gli occhi spalancati. Ignote le cause del decesso.

Nick era uno dei molti criceti allevati con cura da Luther Blissett. Benché fosse figlio di Leon, un criceto molto grasso, Nick era piccolo e gracile. Si trattava di un animale molto importante per il Luther Blissett Project, perché era apparso sulla copertina del falso libro di Hakim Bey "A ruota libera" (Castelvecchi, Roma 1996). Fiero, felice, in posa nella sua ruota. È così che ci piace ricordarlo.

Il funerale di Nick si è svolto nella prima notte di neve a Bologna, alle ore 24.00 di lunedì 25 novembre. La camera ardente era stata allestita durante una riunione di Luther Blissett, su un tavolo della libreria Grafton 9, nell'ormai ex-sede di Via Paradiso 3 beirutizzata dai preparativi del trasloco. [Particolare psicogeograficamente rilevante: 9 Grafton St. era l'indirizzo di Marx a Londra. La sede di via Paradiso, a dispetto della toponomastica "celestiale", era fredda, umida e poco accogliente. La nuova sede, già funzionante da alcuni mesi, è in piena cittadella universitaria, Piazza Aldrovandi 1/a].

La bara di Nick era in plexyglass (un ex-contenitore di spazzola da scarpe), trasparente come quella di Biancaneve. Il caro estinto riposava tra coltri di kleenex. Pareva dormisse, a parte il fatto che nessuno era riuscito nell'impresa di chiudergli gli occhi.

Al termine della riunione, e dell'omaggio alla salma, un corteo di auto si è diretto verso il luogo dell'inumazione, il bel vialetto di ciliegi che porta a Villa Scandellara, East End, tra la tangenziale e la ferrovia suburbana, a poche centinaia di metri dall'unico grattacielo di Bologna (22 piani) e dall'Ipermercato "Il Pianeta" di via Larga. In quella zona, nell'inverno 1995-96, diversi gruppi teatrali tra cui il Teatro Situazionautico Luther Blissett avevano occupato un'ex-scuola elementare, pericolante e subsidente benché costruita solo vent'anni prima, in seguito sgomberata e demolita. Villa Scandellara è adibita, tra l'altro, a sala-prove, e durante l'estate è sede di Scandellara Rock, un'importante rassegna di gruppi di base.

L'APB, accompagnata da un membro fondatore dell'Associazione Psicogeografica MedioPolesana, è giunta sul luogo a mezzanotte in punto. Sferzati dal vento e da un piovviginio stillicida, abbiamo scavato la fossa ai piedi del primo ciliegio. Quando si è trattato di fare le foto, la compagna fotografa si è accorta di non avere le pile del flash, così l'APMP ha proposto di illuminare la scena coi fari della sua auto. Senonché, mentre avanzava puntando gli abbaglianti, non si è accorto che c'era un fosso e c'è finito dentro con le ruote anteriori. In quel momento è iniziato a nevicare. Vano ogni tentativo di uscire dal fosso in retromarcia, ed essendo le altre auto sprovviste di gancio da traino, si è deciso di SPINGERE l'auto in avanti, sì da fargli scavalcare il fosso. L'operazione è riuscita, e si è potuto precedere nella cerimonia funebre, al termine della quale ci siamo lanciati in un catartico OHM.

Cazzo, se faceva freddo! Ma non era nulla in confronto a quello patito nel gennaio '96 durante la deriva congiunta LPA-APB presso il circolo megalitico di Avebury, Inghilterra.