VEROSIMILE VS VEROSIMILE: DAL CARLINO CON FURORE

A pochissimi giorni dalle vicende che hanno portato Luther Blissett ad avere a che fare con la nota trasmissione televisiva "Chi l'ha visto?" (vedi Tvhacker.txt, area FILE), la notizia rimbalza da medium a medium: é la volta de "Il Resto del Carlino"che, nel numero di Venerdì 20 Gennaio, pubblica un articolo di Alberto Artese nelle pagine nazionali di Attualità.

Dalla prima pagina:

LO SCHERZO

Grande beffa a "Chi l'ha visto?"

BOLOGNA - Hanno inventato tutto: il personaggio, la notizia della sua scomparsa, le tracce disseminate ad arte in Italia ed all'estero. Per scovare il misterioso mago "Luther Blissett"si é mossa anche la troupe di "Chi l'ha visto?", che aveva oramai preparato la trasmissione, già annunciata per la prossima settimana. Ma era una clamorosa beffa ideata da un gruppo underground bolognese: "Volevamo che inseguissero uno scomparso virtuale e lasciassero stare quelli veri", hanno spiegato i giovani "pirati".

 

Servizi a pag.5

Da pag.5 - ATTUALITÀ -

'IL MAGO BLISSETT È SPARITO': LA RAI CI CREDE MA È RALTÀ VIRTUALE
CYBER-BEFFA A 'CHI L'HA VISTO?'

Inventano la notizia e seminano false piste: la trasmissione bloccata in extremis.

BOLOGNA - La differenza tra universi reali e virtuali è ogni giorno indubbiamente più sottile. Proprio quando le polemiche su falsi televisivi più o meno clamorosi sono all'ordine del giorno, una vicenda da "realtà virtuale" montata ad arte da un gruppo di giovani bolognesi rispondenti al nome collettivo di "Luther Blissett" (come il centravanti di colore che giocò con poco successo nel Milan qualche anno fa), con affiliati nel Friuli e addirittura nel cuore di Londra, rischia di trasformarsi in drammatica realtà, andando molto vicino a diventare il soggetto di una puntata di "Chi l'ha visto?", la popolare trasmissione di RaiTre alla ricerca delle persone scomparse. Protagonista della storia è un fantomatico illusionista londinese di nome Harry Kipper, attivo nell'ambiente punk e underground della capitale inglese verso la fine degli anni '70.
Lui, interprete tra l'altro di spettacoli di magia nelle piazze cittadine, sarebbe scomparso nell'ottobre scorso mentre si trovava in Friuli, alla prese con un progetto artistico di tipo "psicogeografico", volto cioé a comporre la parola 'ART' attraverso l'unione di immaginarie diagonali tracciate viaggiando in bicicletta attraverso l'Europa da una città all'altra fino ad aver portato a termine la sua virtuale opera d'arte. Nonostante i termini un po' fantastici della vicenda, dopo aver ricevuto via fax la notizia della misteriosa scomparsa di Kipper, un'importante agenzia di stampa nazionale (ANSA, NdL) trasmette la notizia, che compare su tutte le cronache friulane nei primi giorni di Gennaio. Giunge così puntualmente anche l'interessamento di "Chi l'ha visto?", che dopo una prima serie di accertamenti trova numerose conferme. Saltano fuori amici bolognesi preoccupati per l'artista, misteriose telefonate di Kipper dalla Bosnia e altre verosimili testimonianze. Arriva così a Bologna una troupe televisiva, vengono fatte riprese e interviste, lo stesso accade in Friuli e persino a Londra, dove viene trovata la casa natale di Kipper, la sua biblioteca abituale e così via. Il servizio è pronto per essere montato e viene addirittura pubblicizzato per martedì prossimo. Qualcosa tuttavia insospettisce la redazione del programma, che blocca la messa in onda in attesa di chiarimenti sull'intera storia.
Proprio ieri, però, attraverso comunicati e dichiarazioni dei "Luther Blissett", si scopre che tutta la storia altro non è che una fantastica e ben architettata montatura. Il personaggio di Harry Kipper in effetti è davvero esistito, ma soltanto quale piccolo e quasi sconosciuto artista che per qualche tempo ha aperto con le sue performance i concerti dei Sex Pistols, mentre il suo nome e la sua storia sono stati trasformati nel mitico e virtuale ideatore di un "Progetto Luther Blissett" portato avanti da immaginosi e provocatori hacker (i pirati dell'informatica) del mondo dei mass-media.
I responsabili della trasmissione di RaiTre sostengono di aver sempre sospettato qualcosa, principalmente che si trattasse di una composita performance dell'artista ed illusionista. Certo, dicono anche che non avrebbero mai mandato in onda il servizio senza prima essersi accertati della verità della storia, ed è assai probabile che sia così. Tuttavia, come stabilire la verità ultima di una vicenda che intreccia così abilmente realtà e virtualità, simulacri e persone vere?
I Blissett, che hanno mandato in giro anche inquietanti volantini con il volto del presunto Kipper ottenuto sovrapponendo e "lavorando" al computer fotografie dei loro parenti (questo non è del tutto vero: la foto è stata elaborata dagli "inglesi"), sostengono di non aver mai voluto screditare la trasmissione, ma piuttosto "depistare il suo occhio indagatore all'inseguimento di una persona virtuale, per permettere così agli scomparsi reali di girare anonomamente ed incontrollati".

 

Ibid. - Di fianco al precedente:

CHI SONO
GIOVANI PIRATI SCANZONATI

BOLOGNA - Nell'ambiente universitario e underground bolognese i "Luther Blissett" stanno diventando una piccola istituzione (aimè, N.d L). Sono un gruppo numeroso dell'età media di venticinque anni e hanno la sede nei locali di Radio Città del Capo, emittente cittadina che ospita il loro programma ogni mercoledì a tarda notte, qualcosa di assai particolare che si basa sul termine di "psicogeografia". Tale concetto deriva dalla filosofia situazionista di fine anni '50 e in sostanza prevede un rapporto nuovo o comunque diverso con l'ambiente circostante, con i luoghi cittadini e con i percorsi che nello spazio urbano ci si trova quotidianamente ad affrontare. Non a caso il loro programma radiofonico si svolge attraverso la comunicazione con pattuglie inviate in luoghi particolari della città, scelti con criteri che possono essere quello di visitare lo scenario ove si è svolto un curioso fatto di cronaca, quello di andare dove un ascoltatore richiede la loro presenza, oppure, semplicemente, sceglier un posto che susciti ricordi intensi. E allora ecco i Blissett in azione.

 

Ed infine dalla prima pagina della cronaca di Bologna:

COSÌ HANNO BEFFATO "CHI L'HA VISTO?"

Chi l'ha visto lo scherzo? Un gruppo di giovani bolognesi che rispondono al nome collettivo "Luther Blissett" hanno tratto in inganno i redattori della trasmissione di RaiTre "Chi l'ha visto?". Si sono inventati la sparizione del loro leader, l'inglese Harry Kipper e una troupe del programma si è mossa sulle sue tracce. Peccato che il signor Kipper sia un parto della fantasia (in realtà così non è, NdL). I palinsesti RAI annunciano la messa in onda della puntata per la prossima settimana, ma probabilmente il servizio verrà a questo punto sostituito.

 

NdL stava negli articoli riportati per Nota di Luther.

Naturalmente non tutto quanto è riportato in questi articoli risponde completamente al vero, anche se vi giungono molto vicino; ciò non costituisce naturalmente un problema: è importante invece che, evitando analisi trinceranti della posizione di media come il Carlino o RaiTre nella veste poliziesca di "Chi l'ha visto?", abbiamo COLLETTIVAMENTE sviluppato questa vicenda dimostrando non solo che si può lavorare in RETE con elevato profitto e sforzi minimi, ma anche che i media (e con essi lo Spettacolo tutto) sono permeabili per la stessa natura "morbida" che li fa forti.

Io, Luther, suggerisco a quanti vogliano saperne di più di fare riferimento al già citato Tvhacker.txt, da cui liberamente traggo:

"È probabile che un'operazione del genere sia assolutamenteINEDITA per la TV italiana. Questa è l'ennesima prova (la più rilevante) dell'efficacia di uno strumento come il nome collettivo, che permette a soggettività antagoniste diversissime tra loro di AGIRE IN RETE senza diffidenze reciproche o paranoie identitarie, e di influenzare senza fatica l'immaginario collettivo senza impantanarsi nelle inconcludenti lamentele sullo Spettacolo o sullo strapotere televisivo.

Diventa anche tu LUTHER BLISSETT!"