Da: "Flick Ov De Switch" no.3, marzo '94, Cambridge, UK.

AN EVENING IN THE GREENWICH PARK WITH LUTHER BLISSETT

 

di Karen Eliot

"Alle 16.40 di giovedì 15 febbraio 1894, si sentì una grossa esplosione vicino al Royal Observatory, al Greenwich Park. Quando un custode e alcuni studenti giunsero sul posto trovarono un uomo ridotto molto male ma ancora vivo. Il suo braccio sinistro era esploso ed aveva un grande buco nello stomaco da cui gli uscivano le viscere. Morì poco dopo. Fu chiamata la polizia, che non ci mise molto a concludere che l'uomo portava con sé una bomba difettosa. I documenti trovatigli addosso, compresa una tessera dell'Autonomia Club, lo identificarono come Martial Bourdin, uno tra i più conosciuti anarchici di Londra"

John Quail, "The Slow Burning Fuse"

 

Ho incontrato Luther Blissett, l'"affossatore neoista dell'arte", al Martial Bourdin Memorial Day, il 15 febbraio. La London Psychogeographical Association aveva organizzato una deriva a Greenwich in occasione del centenario dell'esplosione. Blissett stava distribuendo un volantino dal titolo: "Abolire il tempo assoluto", e gliene erano rimasti pochi. Il testo diceva: "Oggi non stiamo celebrando solo i 100 anni dalla morte di Bourdin, ma anche i 110 trascorsi da quando la borghesia internazionale unì lo spazio e il tempo - Al meeting di Washington 22 paesi votarono a favore dell'adozione del meridiano di Greenwich. Solo la Repubblica Dominicana votò contro la proposta. Questo avvenne dopo l'"Atto di definizione dell'Orario" (Definition of Time Act) (1880), che aveva fatto dell'Ora di Greenwich la sola ora legale in Gran Bretagna. Questa è divenuta oggi l'Ora borghese, dal momento che l'Ora di Parigi (9'26" più indietro di quella di Greenwich) è stata abrogata nel 1978. Newton sapeva quanto è importante l'orario per esercitare il dominio, e le revisioni di Einstein furono formulate in modo da mantenere l'assolutismo newtoniano [...]".

Il volantino era firmato: LUTHER BLISSETT, c/o Infoshop 56a Crampton Street, London SE17. Gli ho chiesto se era lì che lo si poteva reperire fisicamente, e mi ha risposto di no, che aveva lì una specie di mailbox e che ci passava una volta al mese o poco più spesso. Mentre Fabian Tompsett dell'Unpopular Books, con occhiali 3-D e una rete da pesca sulle spalle, si faceva fotografare da una redattrice di "Rouge", Blissett mi ha accompagnata al chiosco del parco, dove ci siamo seduti a bere una tazza di thé. "Vedi", mi ha detto "la bomba scoppiò tre giorni dopo quella di Emile Henry al Café Terminus di Parigi. Pensa che l'intenzione di Bourdin era quella di fare esperimenti col tritolo nella foresta di Epping, ma suo cognato H.B. Samuels lo convinse a venire a Greenwich. Samuels era un anarchico molto in vista, forse TROPPO in vista, tanto che David Nicholl lo credeva un poliziotto infiltrato... Una storia molto triste, anche se non ho ancora ben capito che insegnamento trarne, a parte quello ovvio del non scherzare con gli esplosivi". "Ma perché proprio Greenwich?", ho chiesto. "Well...Il fatto che Bourdin sia morto in un posto così pregno di significati rituali (non solo per la Massoneria, ma anche risalendo più indietro nel tempo) ha suggerito a Fabian e agli altri che il suo decesso fosse un tipico assassinio rituale massonico...". A quel punto siamo stati interrotti dal sopraggiungere del primo codazzo, che tornava da una deriva di oltre due ore intorno all'Osservatorio. Stewart Home aveva un cappello da pescatore, con tanto di ami, e stivali di gomma alti fino all'inguine. Blissett ha proseguito: "...In effetti, l'Osservatorio è stato costruito da Sir Christopher Wren, che era massone. Faceva parte della Loggia di S. Paolo, che si incontrava nell'omonimo camposanto. Come architetto della Cattedrale di St. Paul, Wren divenne esponente di spicco del movimento fondato dal suo predecessore Inigo Jones, l'architetto che aveva introdotto in Gran Bretagna l'architettura rinascimentale, costruendo la Queen's House, che é proprio giù dal colle scendendo dall'Osservatorio. Significativo, no?". "Ehm...Non potrebbe trattarsi di semplici coincidenze?", l'ho quasi implorato, sapendo com'é quando parte con queste retrospettive. "EEeeErrrrrrr...Uhm, non sono un po' troppe queste coincidenze?". Il sole iniziava a tramontare, e il secondo codazzo (inclusi Fabian, Tony "You Drive" e Lou "The Fireman" della LPA) stava per partire in perlustrazione. Ho cercato di cambiare argomento, e ho chiesto a Luther cosa stesse preparando per l'estate. "Credo che andrò in Italia, più precisamente vicino al confine con la Slovenia, che in Inghilterra molti continuano a confondere con la Slavonia... È un posto strano, la Venezia Giulia, e alcuni amici potrebbero ospitarmi...", e qui ha aperto l'agenda e ha iniziato a leggermi una sequela di nomi di mail-artisti italiani e austriaci che sembravano nomi di malattie esotiche. Gli ho detto: "For God's Sake, lascia perdere... Non intendevo chiederti delle tue vacanze, ma dei progetti artistici o anti-artistici...", ma a quel punto è arrivato Home, che si è seduto con noi e ha iniziato a parlare di termodinamica, almeno credo... "Dì, li hai visti gli sbirri?", gli ha chiesto Luther. E ha puntato il dito verso l'Osservatorio. Ci siamo girati e abbiamo provato a mettere a fuoco gli sguardi, ma non abbiamo visto nessuno. "Quali sbirri, Harry?", ha chiesto Home. Blissett non ha risposto, si è alzato ed è andato sotto uno dei vicini faggi a confabulare con un tipo della cui presenza non mi ero accorta fino ad allora, avvolto in un pastrano grigio. Ho chiesto a Stewart chi fosse, e lui si è quasi scandalizzato: "Come, non lo hai mai visto? È Ralph Rumney!". "I beg your pardon?". Gli occhi gli sono quasi schizzati dalle orbite: "Questo è incredibile! È il fondatore della prima LPA, quella che nel '57 confluì nell'Internazionale Situazionista!". Probabilmente avevo fatto una terribile gaffe, così sono corsa ai ripari: "Oh, è vero!

Ma io sto sempre a Cambridge, le facce non le conosco...". E Home ha iniziato a raccontarmi della deriva fatta dalla LPA a Cambridge il 27 novembre scorso, di cui testimonia un libello edito dall'Unpopular Books, "The Great Conjunction". Mi stava dicendo cose tipo: "Il melo piantato nel cortile del trinity College è figlio dello stesso melo da cui é caduto il frutto che ha ispirato a Newton la teoria della Gravità...", ma a quel punto Blissett è tornato e, inaspettatamente, mi ha chiesto di accompagnarlo a casa col mio scooter. Incredibile, visto che quasi nessuno sa dove abiti, ma provvidenziale, visto che potevo finire la mia intervista, o forse sarebbe meglio dire che potevo cominciarla. "Dove devo portarti?". "A Leicester", mi risponde. "Non so se ho abbastanza carburante", ho fatto per dirgli, ma mi stava già rovistando nelle tasche cercando la chiave, dicendo "Guido io, se non hai niente in contrario!". Abbiamo salutato Stewart, che stava offrendo un thé al vecchio Rumney, e ce ne siamo andati. Durante il viaggio Blissett, incurante del vento ghiacciato che gli sferzava il volto, ha continuato a parlarmi di massoneria e architettura, di Sir Walter Raleigh, dell'ammiraglio Anson, della Leyline che va dalle grotte di Chiselhurst alla statua di James Wolf presso l'Osservatorio, dicendo che la LPA avrebbe organizzato per il Primo Maggio un picnic all'Abney Park Cemetery di Stoke Newington, dove la direttrice finisce, e via così.

Da qui in poi mi autocensuro, perché Blissett mi ha pregato di non fare alcun cenno, neppure approssimativo, alle vie per cui si giunge a casa sua. A dir la verità, non mi ha neppure fatto salire nel suo appartamento, ma mi ha portata in un locale a due blocks di distanza, il C********. Anche qui, ho brancolato nel buio dei discorsi di Blissett, e non gli ho cavato di bocca alcuna anticipazione sui suoi progetti futuri, tranne la laconica constatazione: "I fottuti sbirri mi stanno sempre addosso...". Infatti è dall'uscita di "Pure Mania" (la scanzonata parodia-pastiche dei romanzi di Stewart Home, che a loro volta sono parodie di quelli di Richard Allen) che Blissett colleziona denunce e querele. Investite un gatto nel più oscuro vicolo del West End in una notte piovosa, e state sicuri che la denuncia arriverà a Blissett. "Cosa intendi fare a questo proposito?", gli ho chiesto. "Uhm, troverò qualcosa, vedremo...", poi ha iniziato a parlarmi di Tony Pancake, nome inglese di Anton Pannekoek, l'astronomo rivoluzionario olandese. "Il centenario della morte di Bourdin coincide con l'anniversario della nascita di Tony Pancake, prova vivente che non tutti gli astronomi sono occultisti monarchici reazionari... Pancake criticava sia il parlamentarismo che l'unionismo, e attaccò il materialismo volgare di Lenin nel suo "Lenin filosofo". Il suo libro del 1941, "I consigli operai", influenzò i situazionisti, che però andarono oltre il consiliarismo...", e a questo punto Blissett ha estratto dal portafogli una paginetta ripiegata e stropicciata, e ha letto: "'Lasciamo perdere il consiliarismo, ideologia contemplativa e derivazione degradata delle scienze naturali, che porterebbe ad osservare la comparsa della rivoluzione proletaria quasi si trattasse di un'eruzione solare', è una frase di René Riesel. Vuoi bere qualcos'altro?". Abbiamo ordinato una tazza di punch caldo, e io ho guardato l'orologio: "Sono le 9 pm., ma avrai capito che questo non significa molto...". Poi è risprofondato in un soddisfatto silenzio, finché non abbiamo finito il punch, poi ci siamo salutati e lui si é incamminato verso casa.