Comunicato stampa

SOLIDARIETÀ A LUTHER BLISSETT

Nato a Brighton (UK) nel 1961, Luther Blissett è un esponente di spicco della Mail Art e della Neoist Cultural Conspiracy, conosciuto in molti paesi. Il suo nome è "plagiato" da quello di un calciatore nero del Wat- ford, capocannoniere del campionato inglese nell'edizione 1982-83 (pro-tagonista anche di una sfortunata stagione nel Milan appena ripromosso in serie A), stagione '83-'84. Attivo sin dalla fine degli anni '70 col suo vero nome (Harry Kipper), LB attira l'attenzione della stampa pop-olare inglese nel 1981, con la performance "English Roundabout", a cui si ispirerà il gruppo pop degli XTC per l'omonima canzone dall'album "English Settlement", 1982; travestito da "Bobby", LB si piazza al cen-tro di un incrocio molto trafficato a Tower Hamlets, East London, e inizia ad impartire agli automobilisti direttive sconcertanti, finendo per provocare un colossale ingorgo e dileguandosi prima del (probabile) linciaggio. Nei giorni successivi i Tabloids strillano "Chi era il falso Bobby?", finché LB non rilascia a "The Sun" un'intervista in cui annuncia nuovi "street guerrilla acts" e si richiama alle teorie del-l'Internazionale Situazionista. Nel 1984 la sua performance "The Neoist Guide Dog" sconvolge Glasgow: tenuto al guinzaglio da un'amica non-vedente, LB cammina a 4 zampe e sale sugli autobus.Quando un ispettore, più sconvolto che incollerito, vuole fargli la multa perché privo di biglietto, i passeggeri - benché attoniti - lo difendono gridando: "I cani per ciechi non pagano la corsa!". Nel 1985 LB s'intrufola nel furgone di un'agenzia d'affissioni di Lancaster e sostituisce ai mani-festi pubblicitari della Pepsi manifesti QUASI uguali... Gli ignari attacchini tappezzano la contea con lo slogan "THE CHOICE OF A NEW DE-GENERATION", che in breve farà il giro del mondo.Nel 1988, ispirati dal suo romanzo "Pure Mania" (una discussa apologia delle bande skin-head della capitale), alcuni teenagers del gruppo anarchico Up Against The Wall diffondono volantini in cui il volto di Margareth Thatcher è sovrapposto a quello di una malata di linfosarcoma della mammella, mentre in un riquadro al leader laburista Neil Kinnock viene fatto esclamare: "SMASH ENGLAND!". Segue un'ondata di arresti e denunce che coinvolge anche Blissett (ritenuto il "grande vecchio" dell'operazione) e il tabloid di ultrasinistra "Class War", che aveva ripubblicato il volantino. LB viene assolto ma da quel momento Scotland Yard cerca di coinvolgerlo in qualsiasi cosa accada a Londra e dintorni (contestazioni, sommosse, sabotaggi, scandali, persino affissioni abusive ecc.). Una vera e propria persecuzione che costa a Blissett alcune commissioni da parte di gallerie d'arte o enti pubblici, e che ha il suo culmine al-l'inizio di maggio 1994, quando un ispettore troppo zelante accenna alla stampa del presunto coinvolgimento "di un artista d'avanguardia residente nel Leicestershire" nell'attentato bombarolo di Bishopsgate, rivendicato dall'IRA. Non ne segue alcuna incriminazione formale, ma Blissett decide un paradossale contrattacco: trasforma il proprio nome d'arte in uno pseudonimo collettivo internazionale. "Luther Blissett" diviene un personaggio "aperto", ridefinibile, a patto che chiunque in ogni parte del mondo usi quel nome per "firmare" le proprie performances, opere d'arte, contestazioni, rivolte, scandali, boi-cottaggi, fanzines, lettere ai giornali...Lo scopo ultimo è creare UNA MITOLOGIA DELL'IMPROBABILE E DELL'UBIQUO e creare situazioni al cui interno non esista responsabilità individuale. Recentemente sono apparsi dei Luther Blissett in scandinavia, Olanda, Belgio, Repubblica Ceca, Ungheria, Egitto, Portogallo e Canada. Il nome si propaga attraverso il network della Mail Art e per vie telematiche. In Italia qualcuno inizia a raccogliere l'invito, e si spera che i Luther Blissett cartacei, radiofonici, telematici, musicali, "politici" spuntino come funghi. Non c'é alcuna condizione né limitazione all'uso del nome collettivo. Non è necessario iscriversi a niente né avvisare nessuno.

 

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