Da L'Indice, n.7/8, anno XVI, luglio-agosto 1999

TEORIA DELLE FALSE EMERGENZE

di Andrea Cortellessa

Luther Blissett, *Nemici dello Stato. Criminali, "mostri" e leggi speciali nella società di controllo*, pp.285, lit.28.000, DeriveApprodi, Roma 1999

Da quale gruppo è uscito Jack Frusciante? Benché simpatizzanti e veri e propri ex-membri (o ex tali) del "Luther Blissett Project" siano ben addentro l'industria culturale italiana (o forse proprio per questo), quel vecchio arnese del letterato medio (come chi scrive) ne sapeva finora ben poco. Anzitutto, il nome Blisset (con una sola "t") [errore!!! sempre con due! N.d.LB:]: era il centravanti giamaicano che nel campionato inglese 1982-83 segnò nel Watford 27 reti. Il suo transito nel campionato italiano, la stagione successiva nel Milano, è assurto a emblema di "bidone" (in post-romanesco, "sola"). Incapace di realizzare i gol più elementari, venne epurato e scomparve. Ci fu chi disse che in realtà il Watford aveva spedito in Italia un sosia. Questo nome fu scelto qualche anno dopo da un fantomatico artista punk-situazionista britannico, Harry Kipper, per "firmare" atti di "sabotaggio mediatico" (falsi eventi spacciati come scoop ai media, hacking telematico, detournement della segnaletica stradale ecc.) - seguendo pratiche di "deriva" inventate dall'Internazionale Lettrista negli anni cinquanta e da quella Situazionista nei sessanta. In Italia, la sigla viene ripresa nei primi anni novanta, prima dal gruppo friulano facente capo a Piermario Ciani (fondatore della casa editrice AAA di Bertiolo, alla quale si deve la pubblicazione, nel '96, di uno dei primi libri pubblicati a nome "Luther Blissett" - dopo una serie di pamphlet a diffusione paraeditoriale: un titolo per tutti, del '95: *Guy Debord è morto davvero*, Crash edizioni -, che contiene una ricca antologia di "azioni": *Totò, Peppino e la guerra psichica*) che già nei primi anni ottanta aveva sperimentato la pratica del "multiple name" d'invenzione, creando falsi gruppi musicali chiamatio "Mind Invaders" e network di mail-art conosciuti come "Trax" (la storia dei propri antecedenti "Blissett" l'ha raccontata nel volume Castelvecchi *Mind Invaders*, della fine del '95; ma cfr. già "Strategia del Multiple Name", in "DeriveApprodi", 1995, n.7), poi da altri gruppi attivi in varie città' italiane.

In particolare il gruppo bolognese (vicino al performer e scrittore inglese Stewart Home, teorico di un "neoismo" piuttosto avverso a Debord, cfr. i suoi *Assalto alla cultura*, aaa, 1996, e *Neoismo*, Costa & Nolan 1997) si dedica alla critica radicale alla "società di controllo" contemporanea (cui è dedicato uno degli ultimi numeri di "DeriveApprodi", 1999, n.17) - passata per "Blissett" da una logica di dominio "molare" delle masse a una "molecolare", cioè esercitata, microfisicamente, nei confronti degli individui. Di qui, la cellula bolognese (una cui parte, e cioè Federico Guglielmi, Luca Di Meo, Giovanni Cattabriga e Fabrizio P. Belletati - come ha rivelato Loredana Lipperini della "Repubblica" lo scorso 6 marzo -, è quella poi resasi "autrice" di Q) ha elaborato una teoria del garantismo radicale che ha ispirato uno dei più discussi interventi firmati "Blissett", il pamphlet intitolato *Lasciate che i bimbi* (Castelvecchi, 1997), dall'eloquente sottotitolo *Pedofilia: un pretesto per la caccia alle streghe* (libro a sua volta "maledetto" - sequestri e dissequestri, "fughe" telematiche e relativi oscuramenti di siti, ecc.).

L'ultima fatica dell'ala più politicizzata del "Luther Blissett Project" (che neomillenaristicamente si è dato scadenza al 31 dicembre 1999) è appena uscito da DeriveApprodi e si intitola *Nemici dello Stato.

Criminali, "mostri" e leggi speciali nella società di controllo*: non è solo un vademecum per la lettura di Q (peraltro del tutto incomprensibile senza il suo utilizzo), bensì una ricchissima raccolta di fonti a documentare la tesi degli autori, secondo i quali "il metodo di governo", consistito dagli anni settanta in poi in "un avvicendarsi di emergenze", sarebbe ultimamente passato dalla scala "molare" a quella "molecolare" - attraverso "false" emergenze, decianze del comportamento soggettivo (pedofilia, satanismo, eccessi new age ecc.) che verrebbero artificialmente "gonfiate" dal sistema dei media per criminalizzare ogni forma di dissenso e di comunicazione rizomatica (Internet in primis).

Dopo *Nemici dello Stato*, è la volta di Q. Ma attenzione. Già nel '96 una major editoriale (Mondadori) pubblica un volumetto firmato "Luther Blissett", dall'ammiccante titolo *net.gener@tion. manifesto delle nuove libertà*. Si tratta però di una clamorosa beffa ("un compendio di maldestre baggianate giovanilistiche, incentrate sui temi prescelti dai fighetti telematizzati, lasciato da me appositamente in rete perché qualche gonzo abboccasse all'amo": *Totò, Peppino e la guerra psichica*, p. 137): un giovane "gonzo" convince Mondadori a fare di una serie di messaggi elettronici di "Blissett" un Oscar "pirata" ma al tempo stesso una "sola" colossale. Il primo capolavoro di "Luther": "un'opera di infiltrazione in uno dei massimi santuari della cultura italiana". Nil novi...