Da "Flash Art" n.214, febbraio-marzo 1999, pag 55 "Lettere al direttore"

"Chi è Luther Blissett?"

Caro Giancarlo,

se come affermi sul n. 212 "per ogni lettera ci sono dei controlli" contro il delatore di turno, mi chiedo chi sia tale Luther Blissett che ha firmato la missiva sul n. 210.
Luther Blissett (alias Monty Cantsin, Istvar Kantor, Amen! - e-mail: amen@interlog.com - cfr. Poesia Totale, Parise Editore, pp. 112-116) è il fondatore del Neoismo?!
Ha attualmente centinaia di seguaci in tutto il mondo che sono stati autoizati a firmarsi Luther Blissett... Uno, nessuno, centomila...
L'artista multimediale canadese ha preceduto il gesto criminoso di Alexander Brener su Malevic: già nel 1988, al MoMa di New York dopo essersi fatto un prelievo, ha schizzato il suo sangue a X, tra due Picasso!
Ho conosciuto Luther Blissett in oxxasione della performance Il crimine di Verona e la relativa mostra, prossimamente lo vedremo con una perforsonale allo Studio Morra di Napoli.

Un saluto,

Francesco Bonazzi, Verona

 


"Delazione, nuova etica"

Caro Bonazzi,

sì, come dici tu, Luther Blissett è "uno, nessuno, centomila". Cioè siamo tutti noi. E io so bene che dietro ogni Luther Blissett si nasconde un anonimo. E io non amo gli anonimi, perché tirano il sasso e nascondono la mano. E dietro ogni anonimo c'è un vigliacco che vuol colpire senza dover rispondere (è la nuova etica della delazione?). Anche se Luther Blissett nasce da un'attitudine situazionista che in alcuni casi ne giustifica la clandestinità. I luther Blissett, quando sono intelligenti e graffiano, mi sono molto simpatici. Quando diventano patetici (è facile) mi annoiano.
Ancora su Brener? E tu osi definirlo ancora gesto criminoso? Mi sembra di ascoltare il tuo questore Papalia. E allora come fai ad apprezzare Luther Blissett?
Avrei visto volentieri la performance di cui mi parli. Quando è avvenuta?
Salutami la bella Verona, nel mio cuore per tante ragioni: e specialmente per la torrefazione Giamaica e il baccalà di Leopoldo al Bersagliere, dove mi fermo quando posso.

Giancarlo Politi