Comunicato stampa, Bologna, 25 gennaio 1999

IL CSM SOSPENDA LUCIA MUSTI
DALLE FUNZIONI E DALLO STIPENDIO

La sera del 30 gennaio, al Teatro Polivalente Occupato di via Irnerio 45, Bologna, andrà in scena lo spettacolo di Riccardo Paccosi "Il caso Musti". Si tratta di un'opera di teatro-racconto, per certi versi simile al "Marino libero! Marino è innocente!" di Dario Fo: un'aspra critica dell'operato della Musti e dell'accanimento da Inquisizione con cui perseguì, incarcerò, diffamò a mezzo stampa i Bambini di Satana, imputati di reati terribili sulla sola base delle testimonianze di una "pentita" (poi giudicata inattendibile nella sentenza d'assoluzione). Fin dal primo giorno d'indagini, Musti annunciò ai media di essere in possesso di prove schiaccianti contro gli imputati, prove che non sono mai emerse in nessuna fase del dibattimento. Dopo che la stampa bolognese ha annunciato la serata, e anche dopo che il tentativo di riaprire quell'inchiesta trovando un'altra "pentita" ha incontrato l'opposizione dei centri sociali e della sinistra di movimento, dalla Procura è partita un'informativa diretta all'ufficio tecnico del Comune di Bologna, in cui, a detta della stampa locale, si denuncia la presunta mancanza di sicurezza del TPO, accompagnando il documento con una richiesta di sgombero comunicata a mezzo stampa. È chiaro che la "sicurezza" non c'entra niente, persino il Resto del Carlino ha messo in relazione l'informativa con lo spettacolo di Paccosi.
Abbiamo la netta sensazione che Lucia Musti voglia interferire nelle delicate vertenze in corso tra amministrazione comunale e spazi autogestiti, chiedendo il "pugno di ferro" contro i colpevoli del crimen lesae majestatis. Un comportamento oltremodo irresponsabile, suscettibile di creare tensione e aggravare un problema già serio come quello degli spazi giovanili.
Siamo di fronte all'odiosa, intollerabile censura preventiva dei contenuti di una manifestazione culturale (a cui nessuno ha ancora assistito). Con un pretesto inveritiero, si lede il diritto di informazione e di satira, in manifesta violazione dell'art.21 della Costituzione, comma 1 ("Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto *e ogni altro mezzo di diffusione*", corsivo nostro).
La permalosità e i rancori personali di un magistrato non possono essere fatti pagare (letteralmente!) all'intera collettività.
Ci si consenta quindi di occupare il terreno che presuntamente compete all'avversario.
Nel caso in oggetto, si configurano i reati di abuso d'ufficio e di perseguimento di interessi privati in atti d'ufficio. Il fatto appare di rilevante gravità sotto il profilo della sua oggettiva incidenza sulla credibilità di questo magistrato e di questa Procura della Repubblica. Del resto, la dott.ssa Musti non è nuova ad abusi e violazioni: la sua condotta durante l'inchiesta sui Bambini di Satana ci è sembrata contraria a praticamente tutti i principii fondamentali della Carta costituzionale (artt. 2, 3, 8, 13, 17, 19, 21, 24, 27) e della Convenzione per la Salvaguardia dei Diritti dell'Uomo e delle Libertà Fondamentali (soprattutto artt. 3, 5 e 6).
Non è una novità nemmeno l'intromissione del privato di Lucia Musti nella sua attività requirente: poche settimane fa, nell'annunciare l'apertura di indagini preliminari sull'Animal Liberation Front, ha dichiarato ai giornali: "Adoro le pellicce. Spesi il mio primo stipendio da magistrato per comprarmi una stola di visone". Dichiarare fin da subito la propria inimicizia nei confronti di indagati è contrario al codice di procedura penale, che all'art. 326 obbliga il PM a svolgere anche "accertamenti su fatti e circostanze *a favore* della persona sottoposta alle indagini" (corsivo nostro).
Per tutto questo, chiediamo l'intervento della sezione disciplinare del Consiglio Superiore della Magistratura, e la sospensione provvisoria della dott.ssa Musti dalle funzioni e dallo stipendio, con attribuzione degli assegni alimentari nei limiti di legge.
In subordine, chiediamo una nota di censura e il trasferimento d'ufficio.

 

Coordinamento "2001 Odissea negli spazi"

(Teatro Polivalente Occupato, Luther Blissett Project, Link, Livello 57, il Covo, Sottotetto, Grafton 9, Zero in condotta, Radio K Centrale, Coordinamento gruppi teatrali, Bambini di Satana)