Appendice

Introduzione all'Ipocalisse

 

Constatiamo che il mondo è fatto di particelle di materia; ma perché non di antimateria? Perché mai la materia è così abbondante e l'antimateria così scarsa? Perché mai tante molecole con chilarità sinistrorsa e così poche molecole con chilarità destrorsa? E allo stesso modo, laddove pensiamo di trovare stabilità, troviamo invece varietà, come nel caso del clima: per lunghi periodi l'energia inviataci dal Sole è quasi costante eppure si verificano enormi variazioni climatiche. Cosa vuol dire tutto questo? La domanda che ci poniamo è se queste variazioni siano dovute a un gioco d'azzardo, come la roulette, oppure se ci troviamo di fronte a un attrattore strano. Quando gioco alla roulette, posso aver giocato mille volte e giocare una milleunesima volta, ma la situazione si presenta ogni volta nuova, non rimane nulla del passato. Mentre quando ho un sistema dinamico anche il carattere casuale è il risultato del sistema dinamico stesso. Soltanto di recente i biofisici e i chimici si sono interessati a quanto accade quando i meccanismi di retroazione sono multipli. Un sistema può presentare due o più meccanismi d'amplificazione: perciò saranno possibili più tipi di ciclo-limite, più ritmi - si parla di biritmicità o poliritmicità - e questo fenomeno è stato verificato nel campo della biochimica e della chimica inorganica.
Sono situazioni in cui il sistema assume ritmi diversi a seconda delle diverse condizioni. L'irreversibilità porta dunque all'autonomia: debolissimi cambiamenti nell'ambiente esterno possono portare a comportamenti interni del tutto diversi, con possibilità per il sistema di adeguarsi al mondo esterno.
Nella concezione classica il determinismo era fondamentale e la probabilità era un'approssimazione alla descrizione deterministica, dovuta alla nostra informazione imperfetta.
Oggi è l'inverso: le strutture della natura ci costringono a introdurre le probabilità indipendentemente dall'informazione che possediamo. La descrizione determinista non si applica infatti che a delle situazioni semplici, idealizzate, che non sono rappresentative della realtà fisica che ci circonda.

 

La Storia

 

L'esistenza di questi stati che possono trasformarsi l'uno nell'altro introduce un elemento storico nella descrizione di sistemi estremamente semplici: sembrava che la storia fosse riservata alla biologia o alle scienze umane, e invece la vediamo apparire persino nella descrizione di sistemi semplici.

Un esempio che colpisce è la storia del clima, coi suoi numerosi periodi di glaciazione dall'inizio del quaternario. Storia del clima: questa sola espressione implica già che la biosfera è un sistema lontano dall'equilibrio. Un sistema in equilibrio non ha e non può avere una storia: non può che persistere nel suo stato, in cui le fluttuazioni sono nulle.

Non possiamo prevedere l'avvenire della vita, della nostra società o dell'universo: l'escatologia teleologica muore leccando le putride membra stanche del determinismo che l'ha cresciuta.

Gli sviluppi recenti della termodinamica ci propongono dunque un universo in cui il tempo non è né illusione (da Einstein), né degradazione-dissipazione (entropia e morte termica), ma nel quale il tempo è creazione.

Io possiedo il Transmaniacon, io conosco i meccanismi di amplificazione, io

Luther Blissett, erudito di Guerra Psichica.

 

 

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