TUTTI I MANIFESTI NEOISTI DI HARRY KIPPER TRADOTTI IN ITALIANO DA LUTHER BLISSETT

 

INTRODUZIONE

"I Sex Pistols avevano suonato in maggio al dipartimento di Belle Arti di Reading avendo come spalla i Kipper Kids, un duo di performers (entrambi di nome Harry) che presentava un allestimento intitolato 'The Boxing Match'. "Il succo consisteva nella presenza di un pugile e di un arbitro" dice Genesis P-Orridge. "L'idea era che l'Harry pugile avesse i guantoni e combattesse contro sé stesso. Doveva così colpirsi coi pugni in faccia più forte che poteva. Siccome l'esibizione non terminava finché il pugile Harry Kipper non finiva al tappeto, lo spettacolo era molto sanguinario.'"

Jon Savage, "Punk!", Arcana, Milano 1994, parte II, cap.18, p.237.

 

Presentiamo qui per la prima volta in italiano i "Manifesti Neoisti" di Harry Kipper, anti-artista inglese nato nel 1961 e attivo da oltre 15 anni nell'ambiente underground inglese. Sui caratteri generali della Cospirazione Culturale Neoista e del Neoist Network in Italia è circolato pochissimo materiale. Negli ultimi mesi i situazionauti hanno cercato di colmare questa lacuna, traducendo e diffondendo per vie cyberspaziali i "Manifesti Neoisti" di Stewart Home e 2 capitoli del suo saggio "The Assault On Culture" (1988), oltre ai volantini e al programma d'azione dell'ultima filiazione, la NEOIST ALLIANCE (BM Senior, London WC1N 3XX, Great Britain). Tutto questo materiale è disponibile sui nodi dell'European Counter Network, su Cybersex BBS (051/555355) e su AvANa - Avviso Ai Naviganti (06/2574110).

Chi abbia già letto i Manifesti di Stewart Home faticherà a collegarli stilisticamente a quelli di Kipper, nondimeno vi si affrontano gli stessi totem e tabù: la Lingua, l'Identità, la Democrazia, la proprietà privata dei prodotti intellettuali, etc. e vi si propone lo stesso rimedio: il PLAGIO, la cui necessità è indiscutibile. Gran parte di questi brevi saggi sono stati pubblicati su "SMILE", la multirivista de-localizzata e aperiodica del movimento, tra il 1985 e il 1987. Alcuni non erano firmati, altri erano firmati col nome collettivo "Monty Cantsin", anche se il nome d'arte di Harry, dal 1981 in avanti, è LUTHER BLISSETT, alias "preso in prestito" dall'omonimo calciatore anglo-giamaicano. Oggi, come molti sapranno, Luther Blissett è divenuto a sua volta un nome collettivo, adottabile da chiunque ovunque comunque, e l'interesse di questi testi risiede anche in questo: sono proclami ed elaborazioni teoriche che, in un certo senso, preludono al LUTHER BLISSETT PROJECT.

Tra il 1990 e il 1993 Harry Kipper/Luther Blissett ha aderito allo "Sciopero dell'arte" (Cfr. THE ART STRIKE PAPERS, AK Press, Edinburgh 1991); nella primavera di quest'anno ha avviato il LUTHER BLISSETT PROJECT. È attualmente irreperibile.

 

IL POETA

Il poeta è una creatura molto feroce. È cugino di primo grado del gorilla. Insulta imperatori, re, principi, presidenti, primi ministri, come anche i loro parenti. Ha lunghi capelli incolti sulla testa e sulla faccia. Al posto delle unghie ha artigli lunghi e taglienti. Il poeta ha molte tasche in cui tiene penne, matite, blocchi di carta, taccuini, sigarette francesi e libelli di versi. È un animale notturno. Col buio si riunisce in gruppi, grandi e piccoli, sui marciapiedi di fronte ai locali, dove programma readings e assassinii di personaggi sia in prosa che in versi. Viene estratto a sorte chi deve fare il lavoro. Al poeta non piace l'acqua, non si lava e non si cambia mai d'abito. Ha sempre sete, beve vino e liquori. La casa del poeta è in Russia e in Francia, soprattutto a Parigi. Alcuni vi sono stati importati dall'Inghilterra, dove sono temuti e odiati da tutte le persone per bene, e cacciati ovunque vadano. A papà i poeti non piacciono neanche un po'. Dice che gli fanno fare brutti sogni. Ha dato ordine di catturarli e addomesticarli, affinché possano essere pubblicati da Penguin o da Faber & Faber, e non ne farà entrare altri nel paese se potrà evitarlo. Se qualcuno entrerà di nascosto, papà gli sparerà come fa con orsi, anarchici, leoni di montagna e altre bestie del genere. Papà dice che i poeti, i conigli e altri simili parassiti si moltiplicano indiscriminatamente. Io faccio pratica tutti i giorni col mio nuovo fucile così quando sarò grande potrò sparare a quegli animali selvaggi.

 

CREATE POESIA

Voi, prigionieri e ammanettati. Voi criminali, assassini, squartatori, accoltellatori, paria e reietti, alzatevi e rivoltatevi.

CREATE POESIA!

Derellito senza casa, i cancelli sfavillanti ti attirano, i musei ti allettano col loro tepore e la loro intimità, il pianoforte ti accarezza suadente l'orecchio, eppure per te i cancelli sono sbarrati, il ghiaccio e i sassi lacerano i tuoi piedi scalzi, sei salutato dall'abbaiare dei cani e dagli avvertimenti dei guardioni. Povero pazzo! Ecco là un museo, ecco il caldo, ecco il comfort dell'anima, entra e occupalo! Lascia che siano i sovrintendenti a camminare per strada coi denti che battono.

CREATE POESIA!

Voi specialisti del copyright, smettetela di fare i cani da guardia contro il plagio e la pirateria audiovisiva. È criminale proteggere il nostro "patrimonio culturale": da chi lo state proteggendo se non dal mondo e, quindi, da voi stessi? Aprite gli archivi, e lasciate che i veri proprietari, cioé TUTTI QUANTI, entrino e facciano copie elettroniche della loro cultura.

CREATE POESIA!

Voi lacché, smettetela di genuflettervi. È una vergogna che un uomo debba essere schiavo. Guardate fino a che punto vi umiliate. I vostri figli deperiscono nell'oscura umidità del sottoscala mentre nel museo del padrone splende il sole della cultura. Spalancate le porte, lasciate che i vostri emaciati bambini entrino nelle gallerie, che le loro pallide gote riprendano colore, che i loro pesanti occhi s'illuminino. Lasciate che conoscano la letizia e il piacere che voi non avete mai provato.

CREATE POESIA!

Voi reietti, sconfitti, disprezzati! Alzatevi e distruggete la cultura che distingue tra una "cima" e un "fondo". Alzatevi e dimostrate che siete superiori a Shakespeare e ad Auden, che questi ultimi non sono degni della vostra attenzione né del vostro disprezzo.

CREATE POESIA!

Proprietari dei musei e case editrici! Se non resisterete all'eguaglianza allora tornate nei sottoscala, negli angoli umidi. Noi risaliamo verso la luce, al sol della cultura.

CREATE POESIA!

SADE- GORTER - SOREL UT PICTURA POESIS.

 

LA CAPACITÀ DI SACCHEGGIARE

La capacità di saccheggiare le possibilità intenzionali della lingua mediante la loro specifica concreta attuazione è propria di tutte le concezioni del mondo socialmente rilevanti.

Il neoista non epura le parole dalle intenzioni e dai toni altrui, non uccide gli embrioni di pluridiscorsività sociale in esse riposte, non elimina i volti linguistici che traspaiono da dietro le parole a varie distanze dall'ultimo nucleo semantico della Performance Globale del Neoismo.

La lingua del neoista si dispone lungo i gradi di una maggiore o minore vicinanza al cosiddetto Io. Alcuni momenti della lingua esprimono esplicitamente le intenzioni semantiche ed espressive dell'Io, altri rifrangono queste intenzioni, le fanno giocare con l'intenzione altrui. Il neoista non solidarizza fino in fondo con le parole che scrive e le accentua a suo modo: in modo umoristico, umorale, amorale, abnormale, ironico, parodico.

Il neoista, in tal modo, può separare sé stesso dalla lingua, e si separa in vario grado dai suoi vari strati e momenti. Il neoista può servirsi della lingua senza darsi ad essa interamente, e la lascia semialtrui o del tutto altrui, ma nello stesso tempo la costringe a servire pur sempre le "sue" intenzioni. Il neoista non parla IN una data lingua, ma come ATTRAVERSO la lingua. Il neoista è essenzialmente uno stronzo, no?

 

IL GIOCO COI CONFINI DEI DISCORSI

Nel suo dileggio della parola umana incancrenita nella menzogna, il neoista distrugge parodicamente le costruzioni sintattiche, riducendone all'assurdo alcuni momenti logici ed espressivi. Il distanziarsi dalla lingua per mezzo della lingua, lo screditare ogni diretta e immediata intenzionalità della parola ideologica come convenzionale, falsa e dolorosamente inadeguata alla realtà, raggiunge nel neoista una purezza prosastica quasi estrema. "Quasi estrema".

Ma la verità, contrapposta alla menzogna, nel neoista non riceve quasi mai una diretta espressione verbale-intenzionale, ossia la SUA PROPRIA parola, e risuona solo nell'accentuazione parodicamente smascheratoria della menzogna. La verità si ricostituisce mediante la riduzione della menzogna all'assurdo. Il neoista è stronzo forte.

Ovviamente il neoista è essenzialmente un animale storico, socialmente concreto e determinato, e la sua parola è lingua sociale e non idioletto individuale.

Nella Performance Globale del Neoismo si svolge una lotta contro l'ufficialità e i vari gradi di autoritarietà. Il neoismo presuppone il decentramento semantico-verbale del mondo ideologico, UNA CERTA PRECARIETÀ LINGUISTICA DELLA COSCIENZA DI CLASSE CHE HA PERSO L'INDISCUTIBILE E UNITARIO MEZZO LINGUISTICO DEL PENSIERO IDEOLOGICO. UNA! CERTA!

Il neoismo inverte la coscienza culturale, penetra nel suo nucleo, relativizza e priva dell'ingenua indiscutibilità il sistema linguistico fondamentale dell'ideologia.

La coscienza linguistica del neoista à totalmente decentrata e relativizzata. RIPETERE 10 VOLTE: La coscienza linguistica del...

Essa vaga liberamente tra le lingue alla ricerca dei suoi materiali, staccando con facilità (come faceva Ted Bundy) qualsiasi materiale da qualsiasi lingua ed associandolo alla "propria".

Alla menzogna accumulatasi nella lingua di tutti i generi canonizzati e nella lingua di tutte le professioni, i ceti e le classi riconosciute, si contrappone non la verità diretta, ma l'allegro inganno neoista come giustificata MENZOGNA AI MENTITORI.

Il neoista a nulla è fedele e tutto tradisce, fedele solo ad un orientamento antipatetico e scettico. Quando parla o scrive, libera la parola dal greve patetismo che l'opprime e da tutti gli accenti necrotizzati, in un certo senso SVUOTANDO la parola. Il neoista è, diciamolo, uno stronzo.

 

BARRY ERA UN OMONE CORPULENTO

Il neoismo è metamorfosi. In esso è contenuta l'idea dello sviluppo, ma di uno sviluppo non lineare, bensì a sbalzi e a snodi, quindi una determinata forma di SERIE TEMPORALE.

Sulla base del neoismo si crea un tipo di raffigurazione della totalità della vita umana nei suoi fondamentali momenti di rottura e di crisi - e di crisi della crisi, anche.

 

COME UN INDIVIDUO DIVENTA UN ALTRO.

Monty Cantsin è una serie di immagini radicalmente diverso dello stesso uomo/donna [Wo/man], unite nel Multiple Name come epoche e tappe diverse della sua vita. Forse qui non c'é un divenire nel senso esatto del termine, ma crisi e rigenerazione - e rigenerazione della crisi, anche.

La vicenda del Multiple Name non si svolge nel tempo biografico: essa raffigura solo i momenti eccezionali, del tutto insoliti nella vita umana. Il dilatarsi nel tempo di questi momenti porta non alla semplice conferma dell'identità, ma alla costruzione di sempre nuove immagini di Monty Cantsin. Monty Cantsin è il più stronzo di tutti i neoisti.

Si può dire che Monty Cantsin e gli eventi cruciali della sua vita siano FUORI DELLA QUOTIDIANITÀ. Egli vi irrompe come una forza estranea, a volte si mette la maschera della quotidianità, ma in sostanza non é determinato da essa. Il più delle volte Cantsin è un furfante che cambia personalità, non occupa alcun posto determinato nella vita di ogni giorno e gioca con essa, senza prenderla sul serio.

Monty Cantsin non conosce alcuna divisione tra interno ed esterno.

Monty Cantsin è un fottuto figlio di puttana.

 

LE PIETRE CHE TI COLPIRONO

Le pietre che ti colpirono e ti strapparono
all'amore dei tuoi cari
privando tutti del tuo esempio
di onestà, di abnegazione per il bene comune
non cancelleranno mai il ricordo di te
la tua vita, purtroppo, continuerà in tutti.

Il volo spaziale non può attenuare la pressione su un pianeta troppo affollato, neppure con le astronavi di oggi e probabilmente neppure con quelle del futuro, perché gli stupidi non lasciano le pendici del loro vulcano neppure quando comincia a fumare e brontolare. Il volo spaziale serve solo a portare via i cervelli migliori: quelli abbastanza intelligenti per vedere una catastrofe prima che accada e abbastanza coraggiosi da essere disposti a pagare il prezzo, cioé ad abbandonare la patria, la ricchezza, gli amici, i parenti, tutto, e ANDARE VIA. Si tratta di una minuscola frazione dell'1%. Ma è sufficiente.

Se ogni migrazione proviene principalmente dall'estremità destra della curva d'incidenza normale della capacità umana, allora agisce come sistema selezionatore, grazie al quale il nuovo pianeta presenterà una curva a campana con una media di intelligenza molto più elevata di quella della popolazione da cui provengono gli emigranti. Sarà un mondo neoista, mentre il vecchio pianeta risulterà in media, quasi impercettibilmente più stupido.

LA SCELTA DI UNA NUOVA DEGENERAZIONE, do you remember?

Sono contento che lo Shuttle sia esploso. Oh, sì!

 

IL MIO PRIMO ISTINTIVO PENSIERO

Il mio primo istintivo pensiero fu che Stewart e Pete fossero diventati pazzi, ma subito, grazie all'intuito, vedendo l'orrore che si riversava fuori di là, mi resi conto che non erano affatto impazziti. Avevano semplicemente fatto un'azione logica e ragionevole per affrettare un confronto... e se, in qualche modo, gli antineoisti ci stavano guardando, registrando le nostre abitudini, allora erano stati particolarmente furbi ad afferrare un lanciagranate e sferrare un attacco frontale senza preparazioni di alcun genere. Si trattava di quel tipo d'azione che nella teoria del gioco è assolutamente d'obbligo; soltanto in questo modo un dilettante può occasionalmente battere un maestro di scacchi o almeno costituire per lui una seria minaccia...facendo le mosse sbagliate, dimostrandosi imprevedibile.

"Vivere?" chiese Monty. "Continuare a vivere? E per quanto pensate che potremo riuscirci se non ci decideremo a compiere un gesto disperato?".

 

È L'ARTE DELL'ANFIBOLOGIA

L'arte di gettare con un colpo solo qualcosa in due direzioni diverse implica forse che ambedue queste direzioni siano chiare per chi osserva? Se si inizia con una scena forte il pubblico non diventa forse troppo esigente?

Il neoismo si rivela come un luogo delle trasformazioni, o addirittura come una sorta di laboratorio spirituale. La Performance è uno spazio "vuoto" non perché disabitato, sgombro o lacunoso, ma perché da essa può emergere sempre qualcosa di imprevisto, può affiorare un messaggio o una possibilità nuova. Tutto ciò ha a che vedere con le realtà di tipo mentale, sembra lontano dalla concretezza della storia, ma non è vero. Sarebbe, al contrario, una rinuncia alla concretezza storica proprio il volersi limitare ai soli fatti precisi, comodamente classificabili, enumerabili nella loro materialità.

La grandezza del neoismo non sta nella sua appartenenza alla corrente principale del suo tempo, alla più visibile. Sta proprio in quel suo essere in un'ansa a parte. Non "rispecchia" le grandi trasformazioni della società che lo ingloba, ma catalizza valori altrove minacciati o esiliati.

Se davvero, parlando del neoismo, volessimo parlare in termini di rispecchiamento, dovremmo dire che il neoismo è certo inadatto a rispecchiare il "glorioso destino" della democrazia, ma adattissimo ad accogliere l'impronta del suo rovescio: gli scompensi, lo spaesamento, le ferite che l'estendersi della logica maggioranza/minoranza procura all'individuo.

Cos'é, esattamente, un'inverosimiglianza che non viene avvertita?

È inverosimiglianza agli occhi di CHI?